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A Seregno, concentrati e convinti

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Chiuso il girone d’andata con il Sudtirol che festeggia il titolo d’inverno in isolamento per i contagi – chi riesce ad evitarli dovrebbe profondersi in ringraziamenti celesti – prima della fine dell’anno e delle vacanze natalizie si torna in campo per affrontare la prima partita della cosiddetta fase discendente. Quindi si corre, ma è nella logica delle cose, verso l’obiettivo della promozione. Fa un po’ troppa anticipazione mettersi a parlare dell’argomento appena a metà campionato, perché ci sono diverse considerazioni da fare, cui ci ha abituato la storia degli ultimi tornei. Incrociamo le dita, ahimè, per quel che riguarda il covid che, una volta di più in questi ultimi due anni, ribalta quasi tutto quello che si è detto: possiamo fare quanta prevenzione vogliamo, ma i rischi sono per tutti dietro l’angolo.

Cristian Bucchi

Poi, sulla strada del campionato, ci imbattiamo nel mercato di gennaio: capace di sconvolgere molte situazioni cambiando l’assetto di tante squadre, è l’elemento cui i più bravi cercano di non ricorrere, se non per minimi aggiustamenti, mentre chi è indietro, fatte salve le possibilità economiche, è quasi tentato di sconvolgere la rosa, pur essendo abbastanza chiaro che sul mercato non è che si trovino i più bravi ma, spesso, soprattutto gli scontenti, quelli che non si sono integrati nelle nuove squadre, per arrivare a quelli che si sono scontrati con le direttive degli allenatori, se non delle società. Non ci siamo ancora al mercato, ma manca poco per cominciare a parlarne e sarà il tema dei primi giorni dell’anno, quando le squadre saranno ancora ferme in attesa di riprendere con la seconda di ritorno.

Intanto, come si diceva, c’è da giocare la prima delle 19 rivincite – o conferme – che il torneo propone: prima di arrivare all’impegno esterno della Triestina, ricordiamo una volta di più che la capolista Sudtirol salta anche l’impegno esterno con la Virtus Vecomp (recupero per mercoledì 2 febbraio) e, pur con le preoccupazioni dei contagi da smaltire, può guardare con distacco alla sfida tra le due seconde, con il Padova che ospiterà il Renate. I biancoscudati un po’ nervosi dopo il nulla di fatto sul terreno della Vecomp, il Renate gasatissimo dopo il successo sulla Feralpisalò, che cercherà di rimettersi in carreggiata nella trasferta a Fiorenzuola.

Meglio sempre non far pronostici su cosa possa succedere in casa d’altri e guardare alla propria condizione e, se ci riferiamo alla Triestina, ormai siamo abituati a passare dall’infermeria per controllare chi bazzichi ancora da quelle parti. La buona notizia è che, pur con le dovute cautele, Calvano ha ripreso a muoversi, Pezzella lo dovrebbe aver già fatto da qualche tempo mentre di Coppola non ci sono ancora certezze. Ma la lista degli indisponibili – ricordiamo Galazzi ancora lontano dalla ripresa – è sempre molto nutrita anche se, più di qualcuno, rientra nei convocati pur se difficilmente poi lo vediamo tornare a giocare. E’ il caso di Negro, che tra l’altro, si è beccato anche l’ammonizione in panchina che ha fatto scattare la squalifica, quello di De Luca, non ancora pronto a sostenere l’impatto con il campo ed è un peccato perché, dopo l’infortunio di Galazzi, sarebbe forse l’unico capace di quel cambio di passo che può mettere in crisi gli schieramenti avversari.

Daniele Giorico

Per Seregno, le apprensioni di Bucchi riguardano il reparto difensivo: difficile l’impiego di Lopez (oltre a Negro), anche se è tra i convocati, certamente assente Capela, mentre è rientrato l’allarme per Volta e, forse, quello per Rapisarda, anche se il difensore avrebbe bisogno di riposo per smaltire completamente il pestone ricevuto nell’ultima partita. Davanti a Offredi,quindi,  Volta e Ligi, Brey si conferma a sinistra, se Rapisarda non dovesse farcela, toccherebbe a Natalucci. Giorno, Crimi e Giorico sono fuori discussione, l’allenatore alabardato deve trovare gli altri tre per completare la formazione di partenza: Gomez, che ha ritrovato il gol, ci sembra inamovibile, bisogna vedere se riproporre una tendenza maggiormente offensiva con Sarno e Procaccio o una maggior copertura con Iotti – peraltro ottimo anche in fase di spinta – e l’inserimento, a fianco di Gomez, di Trotta. Tenendo presente che, ormai, il cambio a partita inoltrata per Litteri è ormai l’opportunità in più per dar forza al reparto offensivo.

Due parole sul Seregno: è a metà classifica, ha fatto molto parlare sui metodi e sulla filosofia della squadra sotto l’influsso del direttore sportivo ora fuori società, nelle ultime cinque partite interne ha perso quattro volte e vinto in una circostanza con il Giana Erminio. Fuori fa molto meglio, forse per la condotta improntata ad azzannare gli avversari come, nel lontano incontro di apertura della stagione abbiamo potuto constatare di persona.

Partita complicata, quindi, condizioni ambientali sfavorevoli, vietato lasciarsi cadere nelle provocazioni: per la Triestina, forse, l’occasione per fare la parte di chi bada a difendersi lasciando un po’ di iniziativa agli avversari e cercare di approfittare della situazione. Chissà.

IL PROGRAMMA

Juventus U23-Pergolettese (14.30)
Pro Sesto-Giana Erminio (14.30)
Seregno-Triestina (14.30)
Albinoleffe-Pro Patria
Fiorenzuola-Feralpisalò
Mantova-Legnago
Padova-Renate
Trento-Piacenza
Lecco-Pro Vercelli (22/12; 18.00)
Virtus Vecomp-Sudtirol (2/2/22; 18.00)


LA CLASSIFICA

Sudtirol* punti 44;
Renate, Padova 39;
Feralpisalò 36;
Triestina* 30;
Juventus U23 27
Virtus Vecomp 25;
Albinoleffe, Pro Vercelli, Lecco 24;
Seregno 23;
Piacenza 22;
Trento 21;
Fiorenzuola, Pro Patria, Pergolettese 20,
Legnago, Mantova 18;
Pro Sesto 15;
Giana Erminio 14.

IL PROSSIMO TURNO (9/1/22; 14.30)

Feralpisalò-Seregno
Giana Erminio-Mantova
Legnago-Lecco
Pergolettese-Padova
Piacenza-Virtus Vecomp
Pro Patria-Trento
Pro Vercelli-Pro Sesto
Renate-Fiorenzuola
Sudtirol-Albinoleffe
Triestina-Juventus U23