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E’ un’agonia senza fine

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Triestina-Trento 0-1 (32′ Garcia Tena, 87′ Sangalli)

Triestina: Matosevic, Ghislandi (65′ Ganz), Gori, Adorante, Ciofani, Germano, Tavernelli (65′ Minesso), Celeghin, di Gennaro, Rocchetti, Felici. All.Pavanel

Trento: Marchegiani, Fabbri, Damian, Ferri, Pasquato, Garcia Tena, Sipos, Ballarini, Suciu, Vitturini, Carletti. All. Tedino

Arbitro: Carrione di Castellammare di Stabia. Assistenti: Camilli di Foligno e Pragliola di Terni

Scontro drammatico al Rocco, fra l’ultima in classifica alla ricerca disperata di punti che le consentano perlomeno di evitare la retrocessione diretta e la prima squadra “in linea di galleggiamento” in classifica, appena al di sopra della quota playout. Le due squadre ci arrivano, però, in momenti diametralmente opposti: Unione nel pieno di una crisi che sembra non avere fine, trentini reduci da ben quattro vittorie consecutive. A dire la verità, al termine di 90 minuti per l’ennesima volta sconcertanti per i tifosi rossoalabardati, fra le due squadre sembrano esserci due categorie di differenza, con ospiti costantemente padroni dell’iniziativa, motivati e determinati, che riescono più volte ad irridere la Triestina con un possesso palla prolungato e privo di qualunque tentativo di opporre anche una resistenza dettata solo dall’amor proprio. Amor proprio che questa squadra sembra non possedere. Dopo una ventina di minuti nei quali gli uomini di uno sconsolato Pavanel tentano se non altro di provare a giocare a calcio, come al solito l’interruttore si spegne completamente dopo una mezz’ora. Il vantaggio ospite al 32′ è già una sentenza: la Triestina, infatti, in stagione non è mai stata in grado di recuperare. Da quel momento i rossoalabardati scompaiono dal campo, lasciando spazio ad una anarchia desolante, nessuna voglia di reazione, nessuna capacità di costruire alcunché. In una situazione di questo genere è perfettamente inutile parlare dei singoli, tanto evidente è il fatto che nessuno fra i padroni di casa possa raggiungere un rendimento anche lontanamente sufficiente. Giocatori che fanno di tutto per lasciare la barca che affonda, nessun rispetto per maglia e città. Ora il penultimo posto dista cinque punti, ma anche il penultimo posto a questo punto sarebbe sufficiente a disputare i playout, dal momento che le altre pericolanti non stanno certo a guardare: stavolta è la Virtus Verona a piazzare il colpo, andando a vincere a Salò. A questo punto definire disperata la trasferta proprio sul campo del sobborgo veronese è un eufemismo, anche perché ormai l’ambiente pare rassegnarsi sempre più ad una retrocessione che, oltre che meritata, pare ormai inevitabile.

La cronaca

Al 7′ Triestina pericolosa: ripartenza con Felici che lancia sulla sinistra Tavernelli. Il nuovo attaccante alabardato controlla e tira da centro area, pallone di poco sull’esterno della rete. Al 26′ colossale occasione per il Trento: il corner di Pasquato viene raccolto di testa da Damian, inseritosi fra i due difensori centrali. Il suo colpo di testa a colpo sicuro da pochi passi viene bloccato con un vero miracolo da Matosevic, che si presenta così ai suoi vecchi tifosi. Al 32′ la Triestina trema due volte: se sulla prima Matosevic riesce nuovamente a deviare miracolosamente in calcio d’angolo, nulla può sulla susseguente azione, nata proprio dal corner di Pasquato: la palla arriva a Damian che prova la conclusione, deviata da Tena nell’angolino destro, dove il portiere alabardato e tutti i difensori della Triestina non possono arrivare.

Al rientro in campo la situazione, se possibile, peggiora. La Triestina non riesce a costruire alcunché, il Trento completamente padrone del campo. Buona occasione per gli alabardati al 52′ con Felici tutto solo sulla sinistra in area che raccoglie un lungo traversone, ma anziché cercare la conclusione al volo tenta di fermare il pallone perdendone il controllo. Un minuto dopo lo stesso Felici si libera dal limite e cerca l’angolino di sinistro, con il pallone che sfila sul fondo non troppo lontano dal palo destro. Al 65′ Pavanel gioca il tutto per tutto inserendo due attaccanti, Ganz e Minesso. Al 71′ il Trento colpisce il palo su un tiro di Ballarini arrivato al termine di un prolungato possesso palla senza che nessun difensore della Triestina tenti nemmeno di intervenire. Triestina completamente nel pallone, che procede al piccolo trotto con battibecchi fra compagni di squadra. Al 73′ Rocchetti (mancino) tenta un tiro al volo di piatto destro che finisce nella parte alta della curva: è il paradigma del momento alabardato, con giocatori in stato confusionale ed assenza totale di trame di gioco. All’87’ il Trento raddoppia con un’azione di rimessa nella quale è lasciato libero di fare esattamente ciò che vuole: con tre passaggi la palla arriva a Sangalli che completamente libero mette il pallone sotto la traversa.