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Gli indizi convergono: sarebbe vicino il matrimonio con il nuovo socio

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Ormai ci siamo: sembra manchino poche ore al closing dell’operazione societaria che porterà nelle casse della Pallacanestro Trieste nuova linfa vitale sotto forma di apporto da parte dei nuovi soci. O meglio, del nuovo “socio forte” che, tramite un cospicuo aumento di capitale, controllerà la maggioranza delle quote della società. Le indiscrezioni concordano tutte su un punto: sarebbe stata ufficialmente comunicata all’attuale CdA la conclusione della fase di due diligence, ovvero l’attività tramite la quale i potenziali acquirenti fanno analizzare dai propri consulenti la documentazione contabile, le dichiarazioni ed i bilanci per valutare eventuali criticità e definire di conseguenza il contenuto economico dell’effettiva offerta di acquisto da avanzare. A quanto pare, nonostante un punto di partenza estremamente critico costituito dalla vicenda Alma (traumatica in senso umano e soprattutto economico-finanziario) e due anni pesantemente caratterizzati dalle conseguenze della pandemia, non è stata rilevata alcuna irregolarità, la società appare sana e pertanto commercialmente “attraente”. Del resto tutte le deadlines imposte dalla Comtec sono state rispettate, e le analisi effettuate periodicamente dall’organismo di controllo della Lega non hanno mai sollevato alcun dubbio, pertanto tali conclusioni non costituiscono affatto una sorpresa.

Il costruttore triestino Enzo Settimo, deus ex machina di un piccolo impero locale nel campo delle costruzioni, nel giro di pochissimi giorni scioglierà dunque le riserve e prenderà una decisione definitiva , che tutto lascia supporre porti all’entrata di una delle sue società nel capitale della Pallacanestro Trieste 2004 Srl, che dovrà necessariamente essere aumentato ad un importo che, assieme all’entrata di un nuovo sponsor “forte” (sebbene non al livello di quello attuale, ma comunque dal contenuto economico rilevante), la conferma in termini ridotti dell’impegno di Allianz, la permanenza della galassia degli attuali sponsor minori e, sperabilmente, il ritorno del main sponsor per eccellenza, il pubblico, dovrà garantire il budget per affrontare la prossima stagione, attorno ai 4 milioni di euro.

Del resto le scadenze ufficiali e quelle di fatto stanno incombendo. Non ci saranno in nessun caso problemi a presentare la fideiussione e ad iscriversi alla prossima Serie A. Ma in questo periodo, a mano a mano che si assottiglia il numero di squadre che devono ancora completare la stagione, giocatori e tecnici sono sempre più urgentemente alla ricerca di una sistemazione per poter passare una off season tranquilla con un contratto firmato già in valigia: in casa triestina ogni decisione è stata giustamente rimandata a dopo la nomina del nuovo board che avrà (si presume) il potere decisionale, ma rimandare troppo l’ufficializzazione dell’operazione significherebbe avere pochi petali di margherita da sfogliare nel momento in cui bisognerà necessariamente tirare le fila del mercato. A cominciare dal coach: l’annuncio della Pallacanestro Trieste di non aver esercitato l’opzione per il secondo anno di contratto con Franco Ciani non significa affatto che non possa essere il tecnico friulano l’head coach anche per la stagione 2022/2023. Come ben specificato dal comunicato stampa, tale comunicazione sembra piuttosto un atto dovuto che rimanda di qualche giorno una decisione che dovrà essere presa da altri. Al contempo, sono numerose le voci che vogliono altri nomi “papabili” per la panchina biancorossa in chiusura con altre piazze. Che sia Ciani o chiunque altro, comunque, quello del coach sarà il primo tassello di un mosaico che potrebbe iniziare a smarrire le prime tessere: un sibillino post di Corey Davis sul suo profilo Instagram, dal retrogusto dolce amaro dell’addio (ma senza riferimenti chiari o specifici) ha generato i primi timori nell’ambiente, che ben vedrebbe la riconferma di un giocatore dimostratosi affidabile, molto motivato e ben inserito nell’ambiente triestino. Per non parlare di Adrian Banks, che dagli Stati Uniti sembra sparito dai radar dei social, ma che non ha mai fatto mistero di voler mettere Trieste in cima alle sue scelte per la prossima stagione.

Intanto una sparuta pattuglia di italiani si è ritrovata per gli ultimi allenamenti all’Allianz Dome, prima del rompete le righe definitivo che avverrà fra pochi giorni. Per alcuni di loro, ed in particolare per Luca Campogrande, sarà comunque un’estate di grande lavoro: dopo una stagione pesantemente caratterizzata da problemi fisici, l’ala romana è determinata ad arrivare all’esordio in autunno tirata a lucido.

Un maggio caliente, dunque: l’attesa di un matrimonio a lungo sospirato, però, sta per finire.