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Cartolina di auguri

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Quella di oggi è una cartolina di auguri, per celebrare i 75 anni della Repubblica Italiana. Il 2 giugno del 1946, infatti, si svolse in Italia un referendum istituzionale per decidere la forma di governo del Paese, dopo la fine della guerra. Come noto a tutti, vinse la Repubblica, e l’ultimo dei Savoia a occupare il trono lasciò l’Italia diretto a Cascais, in Portogallo.
Proprio all’altezza di Cascais, ma 250 km più a Est, appena oltrepassato il confine con la Spagna ed entrati in Extremadura, si trova Badajoz, importante centro artistico e culturale, con circa 150.000 abitanti. Fondata e governata per circa 400 anni dagli arabi, la città ha tradizionalmente mostrato un forte spirito repubblicano e anti-monarchico. Durante la guerra civile spagnola, fu anche uno dei primi centri ad opporre forte resistenza al franchismo. Una lotta pagata al termine degli scontri, con migliaia di persone, per lo più civili, radunate nella plaza de toros e uccise a sangue freddo.
Questa regione è sempre rimasta ai margini non solo dal punto di vista geografico, ma anche in termini calcistici. In oltre 90 campionati di Primera División finora disputati, solo due club sono stati capaci di farvi una fugace apparizione. Il Mérida e l’Extremadura di Almendralejo, vi hanno militato per due stagioni ciascuna. Il Badajoz, invece, ha disputato 20 campionati di seconda divisione, ma non è mai riuscito ad andare oltre il 6° posto. A questo scarno palmarès si aggiungono 44 stagioni al terzo livello della piramide calcistica spagnola.
Per arrivare alla nostra cartolina d’auguri, proprio mentre 28 milioni di italiani stavano decidendo se Umberto II dovesse rimanere o meno al suo posto, i “lupi” bianconeri del Badajoz affrontavano sul terreno del Vivero gli ospiti del Béjar in un’amichevole di fine stagione. Non mi è stato possibile trovare resoconti di quella partita, evidentemente memorabile solo per la data. Tuttavia, resta lo splendido labaro consegnato al capitano dei rivali, con lo stemma, derivato dalle insegne cittadine, riportante le colonne d’Ercole e il motto “Plus Ultra”.