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L’Unione ci mette una pezza, ma quanta fatica…

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Triestina-Pro Vercelli: 1-1 (79′ Della Morte (P), 88′ Di Gennaro (T) )

Triestina: Pisseri, Ghirlandi, Gori (63′ Crimi), Furlan (73′ Felici), Pezzella, Ganz (63′ Petrelli), Ciofani (86′ Adorante), Minesso, Paganini, Di Gennaro, Sabbione. All. Bonatti

Pro Vercelli: Valentini, Cristini, Perrotta, Mustacchio, Iotti (90′ Macchioni), Louati, Calvano (90′ Anastasio), Vergara (59′ Renault), Silvestro, Arrighini (73′ Comi), Saco. All. Paci

Arbitro Cherchi di Carbonia

Unione alla ricerca della prima vittoria in campionato dopo tre turni interlocutori, Pro Vercelli poco più in alto in classifica. Pomeriggio da autunno inoltrato allo Stadio Rocco, con cielo plumbeo reduce da una mattinata di pioggia intensa e bora che rinfresca ma non incide particolarmente. Pubblico visibilmente meno numeroso rispetto all’esordio con il Pordenone (i paganti sono solo 700, oltre ai 4000 abbonati: 2000 spettatori in meno rispetto a due settimane fa).

La Triestina sembra inizialmente più compatta, più rodata rispetto all’ultima apparizione interna, ma dopo un primo quarto d’ora promettente, in cui si propone ripetutamente in area, scende progressivamente di intensità lasciando l’iniziativa ad un Pro Vercelli che crea tantissimo e non passa in vantaggio solo grazie alla super prestazione di Pisseri. Siamo alle solite: l’Unione è poco continua, denota periodi più o meno lunghi di calo di tensione che potrebbero costare cari. Non che sia un difetto nuovo per questa squadra, in effetti cambia la guida tecnica, cambiano i protagonisti in campo ma la discontinuità è un tratto distintivo di tutte le versioni alabardate post Pisa. Altro tratto comune con le precedenti versioni è la scarsa produzione offensiva. L’arrivo (e l’impiego) di attaccanti affermati come Ganz e Minesso avrebbero illuso chiunque su un cambio di rotta e di risultati in attacco, ma l’Unione continua a faticare nel costruire occasioni, nonostante un instancabile Pezzella, vero motore del centrocampo, e lascia troppo spesso isolate le due punte. Non che la difesa mostri grande coordinamento: se nei primi 45 minuti gli ospiti non passano il merito è soprattutto degli interventi del suo estremo difensore, capace di sventare conclusioni praticamente a colpo sicuro. Il vantaggio della Pro Vercelli sembra costantemente inevitabile, così come una sconfitta che parrebbe annunciata e tutto sommato meritata: l’Unione la riacciuffa in extremis ed addirittura rinasce nel finale, ma è davvero troppo poco. Inizio di campionato fra i più difficili negli ultimi quattro anni con alabardati fermi a tre punti dopo quattro partite, la quantità di lavoro che aspetta Bonatti ed i suoi ragazzi per offrire una qualità perlomeno sufficiente è ancora enorme. A preoccupare non è solo la scarsa amalgama, ma soprattutto l’approccio blando, il ritmo passeggiato di una squadra che perlomeno davanti alla grande paura negli ultimi dieci minuti ha dimostrato quello che sarebbe in grado di fare. Intanto la classifica non aspetta l’Unione: il primo posto è già lontanissimo, così come la zona playoff. E’ troppo presto per queste valutazioni, ma l’esperienza insegna che inseguire per una stagione intera può diventare super logorante dal punto di vita mentale e fisico.

La cronaca:

Primo tempo: Triestina subito pericolosa al 2′ con un tiro ravvicinato al volo di Ganz da pochi metri su cross dall’estrema destra: conclusione debole bloccata a terra da Valentini. Al 4′ ci provano gli ospiti con un gran tiro al volo di Louati dal limite che si spegne di poco a lato con Pisseri immobile. La Triestina preme con insistenza, ed arriva al goal al 10′ con Paganini in tuffo di testa, ma il difensore alabardato è in fuorigioco ed il punto viene annullato. Unione che continua a provarci e sfiora nuovamente il goal al 12′ con un tiro di Ganz ravvicinato e deviato sul fondo sopra la traversa. La Pro Vercelli si limita ad un gioco di interdizione a centrocampo e prova a ripartire di rimessa, ma la Triestina fa sempre buona guardia. Al 23′ Pro Vercelli più volte vicinissima al vantaggio, sventato prima da un miracolo di Piesseri su tiro da centro area e poi, sulla ribattuta, da una provvidenziale deviazione di Ghislandi sul fondo. Il conseguente corner, con annesso tentativo di tiro a giro direttamente in porta, viene nuovamente neutralizzato da Pisseri. Al 29′ ammonito Vergara per simulazione in area alabardata. Al 36′ nuovo miracolo di Pisseri: Arrighini viene messo a tu per tu con il portiere alabardato, il suo tiro dal limite a colpo sicuro viene però intercettato di pugno cadendo indietro dall’estremo difensore, che sembra avere un conto aperto con il suo ex compagno di squadra. Al 42′ è nuovamente il Pro Vercelli a sfiorare il vantaggio: il cross da gioco fermo dalla tre quarti di Arrighini viene incocciato da Saco da pochi passi ma la sua conclusione d’esterno sinistro si spegne pochi centimetri a lato del palo con Pisseri che non avrebbe potuto nulla.

Secondo tempo: Il ritmo sembra forsennato, il gioco però, da una parte e dall’altra, è arruffato e poco preciso. Il leit motif del primo tempo, in ogni caso, non cambia: al 54′ è nuovamente Arrighini ad arrivare a tu per tu con Pisseri, che ancora una volta gli dice di no bloccando di pugno in tuffo. Al 67′ è la Triestina a tornare finalmente a farsi pericolosa, con Paganini che, tutto solo, raccoglie sotto porta un lungo lancio dalla sinistra di Pezzella ma conclude altissimo sulla traversa da pochi passi. Al 71′ di nuovo Pisseri sugli scudi: il portiere alabardato devia sul fondo con uno spettacolare volo il colpo di testa di Cristini. Al 78′ Pro Vercelli meritatamente in vantaggio: difesa alabardata immobile, lancio in area dalla sinistra di Calvano, sponda per l’accorrente Della Morte che piazza di piatto la palla sotto la traversa. Triestina spettatrice non pagante dell’azione da manuale degli ospiti. All’88’ la Triestina ci mette una pezza: calcio di punizione dalla destra di Pezzella, palla allungata sul primo palo dove irrompe Di Gennaro che incoccia di testa in modo imprendibile per Valentini. I 4 minuti di recupero passano senza sussulti, alla fine né fischi né applausi. Di certo il credito ad occhi chiusi concesso dal pubblico sottoscrivendo 4000 abbonamenti ora è esaurito. E’ l’ora dei risultati.