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L’Unione torna gagliarda nel giorno più buio

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Triestina-Novara: 2-0 (1′ Felici, 45’+2 Adorante

Triestina: Pisseri, Ghislandi, Malomo, Gori, Adorante, Ciofani, Germano, Minesso (25’st Furlan), Paganini, Rocchetti, Felici (25’st Crimi). All. Pavanel

Novara: Pissardo, Urso, Masini, Rocca, Bortolussi, Marginean, Peli, Carillo, Khailoti, Tavernelli, Ranieri. All. Semioli

Arbitro: Arena di Torre del Greco. Assistenti: Toce di Firenze e D’Angelo di Perugia

Note: giornata primaverile, spettatori 1889 di cui 1430 abbonati.

Proprio nella settima più critica dal giugno dello scorso anno, il giorno dopo un comunicato della società tanto atteso quanto inconcludente, al termine di una prima settimana di mercato in cui si è parlato più di uscite che di entrate, con una contestazione annunciata da parte delle frange più calde della tifoseria ed il desolante ultimo posto in classifica presagio di una catastrofica retrocessione, i ragazzi di Pavanel si ritrovano, reagiscono e si ribellano ad un destino che i più ritenevano ormai inevitabile, sfoderando una prestazione convincente spianata dal goal più veloce della sua storia, arrivato dopo una manciata di secondi, ma per la prima volta in stagione rimanendo compatta per tutti e 95 minuti di gioco, senza flessioni, senza particolari sbavature, senza correre alcun vero rischio derivante dalle croniche distrazioni difensive. Ed anzi, opponendo una convincente diga in mezzo al campo dove Rocchetti, Paganini e Germano arrivano sistematicamente in anticipo su ogni contrasto, giocando prevalentemente di rimessa con un Novara dapprima sorpreso, poi con il baricentro inevitabilmente più alto alla ricerca del pareggio ma tenuto sempre in apprensione dagli attaccanti alabardati. Come di consueto i maggiori pericoli vengono creati dalla Triestina partendo dalle fasce laterali, dalle quali Felici riesce a pescare Adorante e Minesso mettendoli spesso in condizione di concludere. Super prestazione anche a parte di Gori, efficace sia in fase di interdizione che di costruzione di gioco: pensare realisticamente di salvarsi (come proclamato dal presidente Giacomini) cedendo a gennaio proprio i due motori alabardati, come da più parti si sussurra, appare oggi totalmente utopistico.

Altre volte, soprattutto al Rocco, la Triestina aveva illuso con avvii di partita promettenti per poi sciogliersi come neve al sole trascorsa la prima mezzora, subendo invariabilmente l’iniziativa ospite ed incappando sistematicamente in qualche letale errore difensivo. Ciò che piace della prestazione contro il Novara è, invece, la feroce volontà di provarci per tutta la partita, fino al possesso palla nel finale. Il grande merito va dato soprattutto a Massimo Pavanel, che evidentemente è stato capace di isolare la squadra, proteggendola dal caos scatenatosi in città negli ultimi sette giorni attorno all’Unione, trovando dapprima in sé stesso, per poi trasmetterle ai suoi ragazzi, motivazioni insperate che parevano ormai defunte.

La Triestina, nonostante i tre punti, rimane ultima in classifica, in una posizione pericolante ed in balia anche dei risultati delle dirette avversarie più vicine, che dal canto loro continuano a stupire andando a vincere nuovamente entrambe in trasferta (e dunque in classifica la situazione rimane ben più che drammatica), ma aver ritrovato qualità, vittoria e morale potrebbe dare l’abbrivio ad una ricorsa che, tutto sommato, rimane ancora realizzabile. Rincorsa che dovrà continuare sabato prossimo in trasferta contro la seconda avversaria piemontese consecutiva, il Pro Vercelli. A patto che nei prossimi giorni non avvenga l’ennesimo ribaltone in questa disgraziata, drammatica ed imprevedibile stagione.

La cronaca: primo tempo

Triestina in vantaggio dopo 13 secondi: la difesa del Novara pasticcia, Carillo sbaglia clamorosamente un passaggio e serve Adorante sulla tre quarti, il tiro dell’attaccante alabardato colpisce il palo e Felici è pronto sul tap in a porta vuota. E’ il goal più veloce della storia della Triestina. Al 13′ Triestina nuovamente pericolosa: una veloce ripartenza porta Adorante sulla fascia destra, palla messa a centro area, Minesso viene anticipato di un soffio all’altezza del dischetto e non riesce a concludere a colpo sicuro. Al 20′ colossale occasione per l’Unione: ennesimo contropiede, adorante giunge al limite dell’area e serve sulla destra dentro l’area Felici, che tutto solo colpisce mirando l’angolino, ma la conclusione viene deviata di un soffio sul fondo dalla difesa piemontese. Al 26′ prima si fa vedere il Novara, con la conclusione di testa di Carillo direttamente da calcio d’angolo che si spegne di pochissimo sul fondo alla destra di Pisseri. Il Novara si riversa in avanti alla ricerca del pareggio, la Triestina riparte sistematicamente: al 28′ tocca nuovamente a Felici concludere di sinistro da dentro l’area, Pissardo riesce a bloccare a terra. Nitida occasione per il Novara al 36′: dopo una buona trama in palleggio, Carillo riesce a centrare rasoterra per il piede di Peli, il quale riesce a concludere tutto solo poco dentro il limite ed il pallone sfila sul fondo alla destra di un Pisseri rimasto immobile. Il Novara insiste, ed al 41′ crea un’ulteriore occasione: una punizione dalla fascia destra di Ranieri viene raccolta di testa a centro area di testa da Carillo, la cui conclusione si spegne sul fondo. La Triestina finisce attaccando la frazione, ed al 47′ raddoppia: Minesso recupera palla, che finisce sulla destra a Germano, il quale serve a centro area Adorante, che stoppa il pallone e con una mezza girata trova l’angolino sulla destra di Pissardo.

Secondo tempo

Al 50′, con la difesa alabardata immobile, il Novara arriva al tiro con Bortolussi dal dischetto del rigore: palla che sfila sul fondo sulla destra di Pisseri. Al 52′ Adorante raccoglie il cross da calcio d’angolo e con una spettacolare rovesciata impegna Pissardo che riesce a deviare miracolosamente in volo il pallone togliendolo da sotto la traversa. Al 76′ Adorante entra in area dalla destra, serve Crimi che dal limite tutto solo conclude di destro troppo debolmente: Pissardo blocca il pallone a terra in tuffo sulla sua destra. Con il passare dei minuti il Novara ci crede sempre meno, anche perché ogni tentativo viene sistematicamente respinto innescando pericolose ripartenze alabardate. Si finisce con tre minuti di recupero nei quali la Triestina controlla il risultato mantenendo il possesso palla lontano dalla propria area. Triplice fischio, vittoria meritata e convincente.