Triestina-Novara 6-0 (2′ Fiordilino (T), 12′ Olivieri (T), 18′ Braima (T), 32′ Silvestri (T), 38′ Fiordilino (T), 78′ Cortinovis (T))
Triestina: Roos, Jonsson, Silvestri (46′ Bianconi), Frare, Cancellieri (81′ Bijleveld), Embalo Sambù, Correia, Fiordilino (56′ Voca), Cortinovis, Strizzolo (57′ Udoh), Olivieri (56′ Vertainen). All. Tesser
Novara: Minelli, Maressa, Lorenzini, Bertoncini, Agyemang, Ranieri (8′ Di Munno), Calcagni, Basso (51′ Khailoti), Gerardini (51′ Morosini), Donadio (51′ Anzolin), Dagraca. All. Mascara
Arbitro: Castellone di Napoli. Assistenti: Pinna di Oristano e Cassano di Saronno. Note: pallido sole, giornata ventilata con temperatura primaverile ma non calda. Pubblico attorno alle 4500 unità.
Sarà dunque il Caldiero l’avversaria della Triestina nei playout a partire dal 10 maggio, ultimo ostacolo sulla strada di una salvezza che solo a fine dicembre pareva un’utopia irrealizzabile e che sarebbe stata invece raggiunta con grandissima tranquillità sul campo e senza spareggi in assenza degli sconquassi societari che hanno sottratto alla squadra ben cinque punti in graduatoria. Fra i numerosi incastri possibili, dunque, si concretizza quello sulla carta migliore dopo la salvezza diretta (che fino al goal del Caldiero a Chioggia a metà primo tempo era ancora reale), con il sorpasso sulla Pro Vercelli che se la dovrà vedere con un’avversaria senz’altro più coriacea come la Pro Patria, almeno quella evitata dall’Unione.
La partita contro il Novara finisce in pratica al fischio d’inizio, con gli ospiti non pervenuti a Trieste. L’atteggiamento rilassato e rinunciatario dei piemontesi favorisce l’inizio sprint dell’Unione, che da subito è pimpante ed aggressiva, ben decisa a mettere al sicuro prima possibile il risultato per poi dedicarsi ad osservare cosa sarebbe successo sugli altri campi e conoscere il proprio destino. Il goal di Fiordilino dopo due minuti abbatte definitivamente anche il morale del Novara, che peraltro con un pareggio si sarebbe garantito un posto nei playoff, soffiatole invece sul filo di lana dall’Arzignano, a sua volta vittorioso sulla Feralpi Salò. La Triestina è totale padrona del campo, va a segno in pratica ogni volta che entra in area, Olivieri, Braima e Strizzolo sono costanti spine nel fianco della svagata retroguardia piemontese grazie anche al costante rifornimento di palloni in arrivo dalla diga a centro campo in cui spadroneggia un imprendibile Correia, mentre la difesa alabardata si limita a recuperare palle vaganti e far partire le azioni dal basso, facilitata anche dal fatto che, tranne qualche fugace sussulto d’orgoglio conseguente ai goal incassati, l’attacco ospite è totalmente evanescente. Il 5-0 con il quale finisce il primo tempo, se non è un record, si fa fatica a ricordare l’ultima volta che si era materializzato al Rocco in campionato, e di fatto è un macigno definitivo sul risultato finale. Ed infatti la ripresa è una lunga discesa verso il triplice fischio nonostante le numerose sostituzioni che mantengono comunque vivace l’azione alabardata specie da metà campo in su. C’è anche il tempo di vedere una bella parata di Roos in occasione dell’unico tiro in porta del Novara (peraltro da più di trenta metri di distanza) ed un altro goal spettacolare di Cortinovis, che indovina un tiro a giro alla Delpiero, ed un po’ di comprensibile animosità da parte di qualche giocatore della squadra ospite, punto nell’orgoglio più dagli sberleffi dei propri tifosi che dal risultato. Se la partita è senza storia, a tenere ora con il fiato sospeso sono le condizioni fisiche di Strizzolo, che ha chiesto il cambio dopo una decina di minuti nella ripresa, e di Olivieri, uscito dal campo sorretto a braccia dai compagni senza appoggiare la gamba a terra. Non vi sono state, invece, ammonizioni a danno dei diffidati, per cui al netto degli infortuni Attilio Tesser si ritroverà la rosa al completo per le due sfide di fatto più importanti della stagione.
Nonostante la vittoria senza discussioni con la quale l’Unione completa la stagione regolare, un girone di ritorno da prime della classe ed una quadratura di squadra apparsa matura e di gran livello che lascia ben sperare per lo spareggio, rimane il rimpianto per una metà di campionato gettata alle ortiche per scelte strategiche sciagurate e conduzioni tecniche discutibili e, ovviamente, per le penalizzazioni, specie la seconda, arrivate in un momento in cui guardare verso l’alto, addirittura verso i playoff, non pareva più una battuta da Maldobrie. E’ inutile, però, abbandonarsi già da ora a bilanci o recriminazioni: manca un ultimo step, una doppia sfida da non sottovalutare che vale letteralmente il futuro della Triestina.
La cronaca
Triestina in vantaggio al secondo minuto: Olivieri ruba palla al limite dell’area, penetra in profondità sulla sinistra ed alza un preciso cross sulla testa di Fiordilino, che deve solo appoggiare in rete. Un minuto dopo il tiro dal limite a rientrare dalla destra di Oliveri finisce alta non di tantissimo sulla traversa. Al 12′ Triestina al raddoppio: Cortinovis è aggressivo a centrocampo, si impossessa del pallone ed innesca Oliveri a centro area, l’attaccante alabardato lascia partire un gran tiro che il portiere può solo sfiorare. Ogni volta che la Triestina entra in area segna: al 19′ Oliveri si destreggia in area e serve di tacco Braima, che piazza un bolide di destro alle spalle di Minelli. Al 32′ tocca a Silvestri: una punizione dalla tre quarti piove in area, da un batti e ribatti Silvestri si trova il pallone fra i piedi dopo il tiro di Olivieri, si allarga leggermente sulla destra e da pochi passi fa partire una bordata che gonfia la rete. Il Novara proprio non c’è: la manita arriva al 38′ nuovamente con Fiordilino, che dopo l’ennesimo recupero palla sulla tre quarti ed il tiro di Braima respinto da Minelli, si ritrova solo davanti al portiere ed insacca di sinistro.
Al 56′ primo tentativo del Novara: Maressa fa partire un gran tiro dai trenta metri che Roos toglie dall’angolo in tuffo deviando il pallone in angolo. Al 70′ un tiro di Vertainen dal vertice destro dell’area sfiora in palo opposto e finisce sul fondo. Al 77′ arriva il sesto goal: Cortinovis raccoglie un traversone dalla destra, si aggiusta il pallone e fa partire un tiro a giro che si spegne sotto l’incrocio nell’angolo opposto. La partita non ha più nulla da dire, finisce con un risultato che in pochi avrebbero pronosticato in queste proporzioni.