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A San Benedetto, con il mirino su Modena

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Neanche il tempo per gustarsi la vittoria sul Padova che la Triestina deve tornare in campo: c’è il recupero a San Benedetto, partita rinviata causa gli ultimi contagi covid che tengono lontano dalla squadra ancora diversi giocatori. Ma, tutto sommato, meglio non aver tempo per ripassarsi le delizie dell’uovo di Pasqua perché, se si vuol dare la caccia al quarto posto del Modena, non c’è altro da fare che continuare la striscia positiva.

Giuseppe Rizzo

La Sambenedettese è sempre stata cliente difficile: lo dimostrò alla prima partita dell’era Pillon quando venne a vincere a Trieste: diciamo che ora è ancor più pericolosa perché è in una situazione talmente delicata che, non avendo nulla da perdere, può giocare a mente libera.
Riepiloghiamo: difficile perfino contare i mesi in cui i giocatori non ricevono lo stipendio, sono in arrivo punti di penalizzazione, il presidente svicola ad ogni piè sospinto, il futuro dovrebbe materializzarsi in un fallimento pilotato, tanto per non perdere il titolo sportivo e poter ricominciare un po’ più in alto della Terza Categoria. Ma intanto, la truppa di Paolo Montero, indimenticato, quanto deciso, difensore della Juventus, ha sempre continuato ad allenarsi e giocare. Magari ci ha messo del suo Maxi Lopez per pagare qualche trasferta, ma tant’è ed i rossoblù, quasi una colonia calcistica argentina, in campo hanno fatto sempre il loro dovere ed ancor oggi – pur nella certezza dell’arrivo di punti di penalizzazione – si dichiarano decisi a tenere la posizione play-off.
Avversari temibili, quindi, che vogliono giocarsi tutte le carte prima di cedere e lo hanno dimostrato soprattutto nelle ultime giornate. Perse tre partite consecutivamente con Imolese, Modena e Sudtirol, dalla fine di febbraio hanno infilato una serie positiva di cinque partite dal pari a Perugia, alle vittorie con Arezzo ed a Pesaro, ai pari a Legnago e con Ravenna. Striscia chiusa all’ultima giornata a Matelica, con pari solo sfiorato perché Maxi Lopez si è fatto ribattere un calcio di rigore. Comportamento quasi simile a casa ed in trasferta solo perché lontano da casa i rossoblù hanno giocato una volta in più: dodici le vittorie, cinque le sconfitte, altrettanti pari casalinghi ed uno in più in trasferta: Fanno 47 punti in totale, con all’attivo 41 gol e, quasi altrettanti, 40, al passivo. In difesa ritroveremo D’Ambrosio, ex del campionato 12/13, ma bisogna guardarsi soprattutto dal fantasista Botta, da D’Angelo e, ovviamente, da Maxi Lopez un po’ il riferimento di tutta la squadra.
Avversari tosti e determinati che, quando scendono in campo, non fanno pesare, almeno fin che dura, i guai della società, certi di avere dalla loro parte i tifosi che premono anche sulle autorità alla ricerca di una soluzione accettabile.

Vincenzo Sarno

Partita delicata, ci sono energie spese con il Padova che devono essere recuperate, c’è un gruppo squadra che ancora non ha tutte le pedine in campo. In un momento di…ristrettezze, almeno due rientri, quello di Petrella e quello di Paulinho che, pur non in grado di poter reggere intere partite, magari in caso di estrema necessità, qualche minuto potrebbero anche assicurarlo. Più importanti il rientro di Lambrughi, anche se l’accoppiata Capela-Ligi ha fatto benissimo contro Padova – e quello di Sarno nuovamente impiegabile.
La prova contro il Padova ha fatto vedere una Triestina che nella propria metà campo non ha concesso spazi agli avversari ed anche a San Benedetto, una prova simile, sarebbe più che benvenuta. Una maggior consistenza, però, dovrebbe arrivare dall’attacco ma ci vorrebbe anche un maggior appoggio dei centrocampisti: Calvano ha fatto un partitone, Rizzo e Maracchi si sono dedicati alla copertura con poche distrazioni in avanti per cui Gomez, Mensah e Litteri si sono dovuti arrangiare: nel terzetto è andato un po’ a vuoto Litteri che è più decisivo quando entra dalla panchina per cui Pillon, riservandoselo per la seconda parte di gara, potrebbe ridare fiducia a Sarno ed alla sua fantasia accanto al goleador principe della squadra e ad un Mensah in bella condizione che, qualche volta di più, potrebbe cercare di puntare l’avversario, visto che le qualità per saltarlo non mancano. E quando ci  ha provato, sono venute sempre delle occasioni nelle aree avversarie.
Si gioca alle 15 a dirigere, Pascarella di Nocera Inferiore.