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Al Rocco? Vogliamo tornarci per ospitare il Vicenza

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Dopo l’incontro di ieri al “Rocco”, il Presidente Ben Rosenzweig ha incontrato nuovamente gli organi di stampa nel primo pomeriggio di oggi, questa volta però in Piazza Verdi, teatro della presentazione della prima squadra davanti ai tifosi alla vigilia della corrente stagione sportiva:

“Grazie nuovamente per essere qui- ha detto Ben Rosenzweig – Abbiamo ricevuto comunicazione da Lega Pro che tecnicamente il manto erboso potrebbe essere agibile. Date però le fragilità evidenziate a carico dello stesso, la possibilità di delocalizzare partite a Fontanafredda, nell’ottica di salvaguardare al massimo il prato per la partita del 20 ottobre (Triestina-Vicenza), l’eventuale spostamento di Triestina-Lumezzane a Fontanafredda appare una valida scelta prudenziale e senza particolari controindicazioni, ma che viene demandata in toto alla nostra società. Il nostro pensiero è che il campo non sia ancora pronto, l’abbiamo e l’avete visto tutti. Quindi per tutelare l’incolumità dei nostri giocatori e chiaramente anche della squadra avversaria, pensiamo sia opportuno posticipare il ritorno al “Rocco” per la gara col Vicenza del 20 ottobre prossimo.  

Il mio obiettivo è di non avere discussioni settimanali sulle condizioni del campo di gioco, il prato dev’essere inequivocabilmente pronto sia per il nostro club che per i club che vengono da noi ospitati. Il nostro parere è che nell’ultimo mese non ci sia stata sufficiente trasparenza e senso di responsabilità nella gestione del problema del terreno del “Rocco”. Da ora esigiamo quindi l’istituzione di un tavolo tecnico con convocazione obbligatoria ogni trenta giorni e il cui contenuto sia sempre ed integralmente di dominio pubblico, coinvolgendo tutte le realtà che hanno a che fare con lo stadio: il Comune ed il loro agronomo, gli eventuali incaricati all’organizzazione di futuri eventi, l’US Triestina Calcio con il suo agronomo, la Regione in veste di supervisore, così da poter finalmente andare fino in fondo al problema di come garantire un campo agibile, degno del bellissimo stadio che abbiamo qui a Trieste”.

Voglio ribadire e rivolgere le mie più sincere scuse a tutti i nostri tifosi, ai nostri giocatori, a tutte le persone coinvolte nella Triestina, per non esser riusciti a permettere loro di entrare nel nostro amato stadio e godersi da vicino l’esperienza che stiamo cercando di costruire. Non m’importa di chi sia la colpa, i nostri tifosi sono i primi a soffrire le conseguenze di tutto questo.

Tutti avete visto il campo, siete stati qui ieri, io l’ho visto, tutti l’hanno visto. Saremo sul campo ogni giorno, controllandone ed ispezionandone le condizioni e quando si potrà tornare a giocarci, lo faremo. Non m’interessa quello che dice un pezzo di carta, tutti abbiamo gli occhi, l’avete visto anche voi stessi, quando il manto sarà sicuro e in condizioni ottimali per tornare al “Rocco”, lo faremo e saremo i primi ad esserne felici.

È in agenda nelle prossime ventiquattro ore un incontro con il Governatore del Friuli Venezia Giulia Fedriga, con il quale siamo comunque costantemente in contatto. Lui è un ‘problem solver’, lavoreremo quindi insieme per risolvere una questione frustrante per entrambi, senza arrenderci e continuando a guardare avanti per trovare una soluzione.

Se il campo terrà per l’intera stagione? Non lo posso sapere. La nostra priorità è che sia agibile per la partita con il Vicenza, poi vedremo come evolverà la situazione. Quello che invece è piuttosto chiaro, è che con azioni immediate dopo il concerto di quest’estate e con un investimento su un prato di alta qualità, tutte queste problematiche e preoccupazioni per il futuro non sarebbero mai esistite.

L’ultima cosa che voglio dire è che è nel mio interesse e nell’interesse degli investitori che rappresento, poter tornare a giocare prima possibile nel nostro stadio. Ogni match non giocato al “Rocco”, comporta un ingente perdita di denaro. Denaro che perdiamo noi, non il Comune. Da parte quindi nostra, del club, di chi investe le proprie risorse, ogni passo per il bene di tutti non potrà che essere deciso nel modo più consapevole possibile. Tra perdite in termini di incasso e la macchina organizzativa che occorre per disputare le gare interne in una sede alternativa, di fatto ogni partita ci costa centomila Euro. Al momento le gare sono tre, vedremo dopo la partita col Vicenza, valutando anche in base a quanto pubblico ci sarà, una stima più mirata di quanto è stato effettivamente perso in queste partite forzatamente giocate lontano da Trieste”.

Credit by Emilio Ripari – Ufficio Stampa US Triestina Calcio 1918