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Alabarda spaziale

Tempo di lettura: 4 minuti

LEGNAGO-TRIESTINA 1-3
MARCATORI: 13′ e 19′ Redan; st 30′ D’Urso, 35′ Giani.
LEGNAGO: Fortin, Noce, Motoc, Zanandrea (st 1′ Mazzali), Muteba (st 38′ Sambou), Baradji (st 7′ Franzolini), Viero (st 25′ Tabue), Ruggeri, Van Ransbeeck, Rocco (st 24′ Svidercoschi), Giani. All. Donati.
TRIESTINA: Matosevic, Germano, Moretti, Malomo, Celeghin (st 33′ Fofana), Correia, Pierobon (st 42′ Kacinari),, D’ Urso (st 37′ Struna), Redan (st 33′ Finotto), Lescano (st 32′ Adorante). All. Strukelj.
ARBITRO: Ceriello di Chiari.
NOTE. Ammoniti Moretti, Matosevic, Celeghin, Correia, Giani, Fofana.

Una Triestina perfetta e imprendibile per i veneti del Legnago, che fa quello che vuole in campo, segna due reti in venti minuti, poi non perde mai il controllo fino alla perla di D’Urso che chiude la contesa per tempo anche se lascia al Legnago la possibilità di superare Matosevic, nell’unica mezza distrazione difensiva dell’intero incontro.
Si allunga la striscia degli alabardati che oggi mettono in mostra un Correia praticamente insuperabile, un D’Urso illuminante che trova anche la soddisfazione personale e, naturalmente, anche un Redan micidiale sotto misura che apre la strada verso il successo. Ma non sono certo da meno tutti gli altri: da capitan Malomo a Moretti, da Germano e Ciofani a Pierobon e Celeghin per arrivare a lescano che, se non riesce a realizzare, mette l’assist per i compagni. Sembra quasi che a legnago sia stato tutto facile: non è così, ovviamente, ma l’impressioine era proprio quella: di una squadra che si diverte a giocare, che non fa fatica a trovarsi, che in mente ha soprattutto la voglia di stare nell’area avversaria. Attilio tesser dalla tribuna dev’essersela veramente goduta.

Piove al “Mario Sandrini” quando l’arbitro Ceriello fischia l’inizio della gara con i padroni di casa, in completo bianco – il portiere Fortin in “total red” – alla battuta iniziale mentre la formazione alabardata si presenta in campo con un completo nero, ravvivato da un bordino rosso attorno al collo e dai numeri in bianco mentre Matosevic torna alla sua divisa completamente gialla, bordata di rosso.
La formazione di casa vuole provare a sorprendere la retroguardia alabardaata con un bel lancio in verticale per Muteba che punta verso l’area di rigore. Ci vuole un Correia decisamente energico per recuperare sull’avversario finito sull’erba mentre l’azione, decide l’arbitro, può continuare.
Superato il momento, la Triestina comincia a giocare e per il Legnago sono guai. D’Urso ispirato, Correia che si spinge a impostare, Pierobon vivace e, dopo meno di un quarto d’ora l’equuilibrio si spezza. Correia recupera palla a metà campo e apre subito per Lescano che la mette, precisa precisa, nell’area piccola dove, tra i divensori, spunta Redan che la tocca davanti a Fortin per poi completare di testa il vantaggio alabardato.
Cinque minuti e arriva il raddoppio: Pierobon riparte dalla linea mediana e apre per D’Urso che confonde il difensore con un paio di finte e poi la deposita, praticamente, sulla testa di Redan che sottomisura non sbaglia.
Solo una squadra in campo che, senza nemmeno dannarsi più di tanto l’anima, quando ferma i tentativi degli avversari, riparte quasi in allegria con scambi stretti per arrivare all’area avversaria. Lescano, imbeccato da un D’Urso che dalla fascia sembra poter fare quello che vuole, prova la girata, ma la traiettoria è alta. D’Urso, a metà campo, salta con una finta due giocatori e lancia per Lescano che cerca subito la conclusione ma impatta male sul pallone con traiettoria inguardabile.
Rallenta il ritmo la squadra di Strukelj che non vuole sprecar energie e i padroni di casa provano a spingersi in avanti: Baradji tenta dalla distanza ma la conclusione è altissima, Correia ci prova anche lui, ma la palla viene deviata in corner.. Matosevic si sporca la divisa su un cross basso di Muteba e, prima della fine del tempo, c’è ancora da registrare un diagonale di Ruggeri molto alto e l’ammonizione per Matosevic che aveva ritardato un po’ troppo la rimessa dal fondo.

Al ritorno in campo, Legnago un pelino più propositivo, ma la Triestina riprende subito il comando della situazione: quando Correia, D’Urso, Pierobon e Celeghin decidono di aumentare il ritmo, il pallone arriva quasi facilmente fino in area con i padroni di casa, però, abbastanza svegli per non farsi superare.

Poco prima di metà tempo, ripartenza alabardata con Pierobon e Ciofani che dialogano sulla fascia sinistra con invito per D’Urso che galleggia a lungo sulla linea che delimita l’area prima di vedere lo spazio giusto per il suo destro imparabile.
La squadra di Donati va avanti: bel cross di Muteba per il colpo di testa di Giani, appena alto sulla traversa con Matosevic sulla traiettoria.
Il Legnano cambia ancora due giocatori: entrano Tabue e Svidercoschi che a metà tempo sorprende la retroguardia alabardata e riesce a mettere indietro per Giani che, a rimorchio, va a battere di sinistro Matosevic.
Partita che per i legnaghesi apre un piccolo spiraglio: i padroni di casa ci mettono impegno, la Triestina però riprende subito a controllare la situazione e , dopo un tentativo di Celeghin non preciso, ha l’occasione per il poker: discesa di redan sulla fascia destra e cross teso per Lescano che devia sottoporta. Fortin d’istinto devia il pallone dell’argentino.
Non succede granchè negli ultimi minuti con la Triestina in attento controllo che, per più d’un ora, domina la situazione e mette al sicuro la partita, per poi rallentare vistosamente, tanto da permettere ai padroni di casa la rete della bandiera che, per qualche istante, rivitalizza la squadra di Donati ma non le permette altre soddisfazioni.