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Avanti, con giudizio

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E alla fine, ci siamo arrivati: poche ore, ormai, alla prima delle due sfide decisive per la permanenza in Serie C. Al “Rocco” si ripresenta il Sangiuliano City, formazione che abbiamo visto solo qualche settimana fa quando costrinse gli alabardati al nulla di fatto.
Le condizioni, ora, sono davvero diverse anche se, probabilmente, i lombardi punteranno ad uscire dal campo con lo stesso risultato, cosa che non può permettersi la Triestina.

Certo, le premesse della sfida sono perlomeno avvelenate dal clima innescato dall’esposto della Pergolettese e dai tentativi del Piacenza di bloccare il play-out: se la squadra di Gentilini vuole riprendersi la categoria che sembrava già persa dovrà far finta di niente, cosa ovviamente difficile, ma necessaria perchè nel doppio confronto “dentro o fuori” la mente dev’essere concentrata solo sul calcio.

Facciamolo anche noi, allora e lasciamo da parte le illazioni che arrivano soprattutto dal piacentino: saranno tema di altri momenti di commento.

Obiettivo della Triestina, vincere la partita, magari con più d’un gol di scarto: non ce ne possono essere altri nella logica dei play-out e per farlo gli alabardati dovranno, cercando di non correre rischi perchè gli ospiti sono forse migliori della classifica finale raggiunta, essere più incisivi e decisi in attacco. E’ il punto dolente di tutta la stagione ma è la chiave per arrivare a centrare l’obiettivo.

Gentilini avrà a disposizione l’intera rosa, escluso Crimi: tante le possibili scelte in ogni reparto della squadra ma, difficilmente, si scosterà da quelle che abbiamo visto nelle ultime partite. Quel che è certo è che serviranno in campo giocatori dai nervi saldi e dalle idee ben chiare: ce ne sono sicuramente nella squadra alabardata e l’allenatore li ha sicuramente ben presenti.

Quasi inutile pensare di indovinare la formazione: a parte qualche praticamente inamovibile come Matosevic, Gori, Celeghin, Piacentini, Masi, Germano – ma solo sulla carta – per il resto ci possiamo attendere di tutto, anche se, in definitiva, l’allenatore ricorrerà probabilmente agli undici delle ultime partite.

Poco altro da aggiungere: l’indagine della procura ha contorni abbastanza grotteschi ma intanto va avanti ed è chiaro che, qualsiasi cosa ne venga fuori, lo si scoprirà a play-out finiti. Quindi, ribadiamo, meglio nemmeno parlarne.
Tutti concentrati sul campo e cominceremo a saperne di pù quando l’arbitro Saia di Palermo, designato per la sfida, fischierà la fine dei novanta più recupero.