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Due punti scivolati fra le dita

Tempo di lettura: 4 minuti

TRIESTINA-ATALANTA U23 1-1
MARCATORI: st 31′ Pavlev, 43′ Vlahovic.
TRIESTINA: Matosevic, Moretti, Malomo (pt 33′ Ciofani), Rizzo, Germano, Vallocchia (st 27′ Jonnson), Correia, El Azrak, Anzolin (st 27′ Pavlev), D’Urso (st 13′ Minesso), Lescano (st 27′ Redan). All. Bordin.
ATALANTA: Vismara, Ghislandi, Comi, Ceresoli, Palestra, Gyabuaa, Panada (st 37′ Cortinovis), Bernasconi (st 15′ Chiwisa), Capone, Denipoti (st 15′ Jimenez), Diao (st 22′ Vlahovic). All. Modesto.
ARBITRO: Vingo di Pisa.
NOTE. Ammoniti Anzolin, Gyabuaa, Minesso, Capone.

La Triestina spreca una gran bella occasione per infilare la quinta perla nella collana: trova il vantaggio, sembra poterlo difendere con sicurezza, invece si lascia infilzare, a poco dallo scadere, in un’azione insistente degli ospiti ma con i difensori in maglia rossa troppo approssimativi nelle marcature davanti a Matosevic. Davvero un peccato perchè la formazione di Bordin ha fornito un’ottima prestazione in una gara combattuta, con pochi attimi di respiro, sempre sul filo di un buon gioco da parte di entrambe le contendfenti che, tuttavia, la Triestina aveva trovato come girare a proprio favore dopo aver avuto almeno altre tre occasioni per rompere l’equilibrio. Non che l’Atalanta fosse rimasta a guardare ma, decisamente, la Triestina si era costruita, mattone su mattone, tutte le prerogative per conquistare i tre punti senza che nessuno poitesse dire qualcosa.

Davvero un peccato, quindi, veder svanire quei due che avrebbero potuto tenere a distanza il Vicenza che, a sua volta, deve completare mezza partita dopo la sospensione a Sesto San Giovanni. Terzo posto sempre in bilico ma, almeno, Atalanta, che ha giocato un’ottima partita, tenuta debitamente a distanza.

Bordin conferma la fiducia alla squadra che ha superato l’Arzignano e, infatti, sono gli stessi undici a iniziare il confronto, importante, con l’Atalanta che ha due ex in lista: Ghislandi ad operare sulla fascia e Masi in panchina. L’Unione veste la divisa completamente rossa e Matosevic sceglie il completo nero mentre gli avversari sono in divisa bianca con inserti nerazzurri, con il portiere Vismara in completo grigioverde.

La pima conclusione della partita è di marca alabardata: gran lavoro di D’Urso sulla parte sinistra dello schieramento e invito per Correia che, spazio libero davanti, si proietta verso la porta atalaantina e libera il destro che va non lontano dal palo di destra di Vismara.

Super ripartenza alabardata qualche minuto più tardi con El Azrak che giunto in vista dell’area, apre a sinistra per Anzol che mette al centro dove arriva puntuale Lescano: colpo di testa che si alza sopra la traversa.

L’ Atalanta non resta a guardare e cerca ripartenze veloci: fascia d’avvio quella di sinistra per poi convergere: schema che provano De Nipoti che, alle soglie dell’area, apre per l’accorrente Palestra che calcia di sinistro ma trova piazzato Matosevic che si accartoccia per fermare la palla.

Matteo Ciofani

A metà tempo, sembra fatta per la Triestina: lancio dalla retrovie, Lescano anticipa il difensore e la spizzica per El Azrak che ha davanti lo spazio libero per infilarsi indisturbato verso l’area, E’ bravo Vismara a buttarglisi tra i piedi e salvare la sua porta. L’ azione continua, c’è il cross da sinistra che Germano di testa mette all’altezza dell’area piccola dove D’Urso in spaccata non riesce a mettere in fondo al sacco.

Arrivano subito le risposte dei nerazzurri: prima Capone decide di far da solo impegnando Matosevic, poi va ad aprire la strada per Diao che di sinistro impegna nella respinta non facile il portiere alabardato.
Capone è ispirato e conduce una ripartenza bruciante che conclude in diagonale, chiamando Matosevic alla parata decisiva per mantenere la porta inviolata.

Partita che continua su ritmo intenso, le squadre non si tirano certo indietro: la Triestina cerca di arrivare verso l’area nerazzurra ma viene respinta e tenuta attorno all’area mentre sono altrettanto decise le puntate dei bergamaschi che gli alabardati comunque contengono bene.
All’intervallo si arriva quasi senza accorgersene, visti i tanti cambi di gioco che tengono ben desta l’attenzione anche se le reti restano inviolate.

Apertura di ripresa con ospiti all’attacco e conclusione di Capone a airo che si alza sopra il sette senza impensierire Matosevic: l’attaccante ci riprova, alla stessa maniera, qualche minuto dopo ma l’esito è praticamente lo stesso.

Spinge la Triestina e trova spazio sulla sinistra dell’attacco con El Azrak che mette al centro, spizzica di testa Correia e Ghislandi, per anticipare Lescano, devia e costringe Vismara alla deviazione in angolo per evitare l’autorete.

Pavlev ed El Azrak

Bordin inizia a cambiare qualcosa: rinuncia alla fantasia di D’Urso e inserisce Minesso mentre sull’altro fronte entrano Jimenez e Chiwisa.

Brivido per gli alabardati: il nuovo entrato Jimenez va sulla fascia destra e trova laibero capone al limite: battuta immediata, Matosevic non ci arriva ma alle sue spalle ci pensa il palo a fernare la sfera che Germano allontana.

Modesto inserisce anche il gioiellino, classe 2004, Vlahovic che si presenta subito con una girata ma è ben più pericolosa la ripartenza alabardata con Vallocchia ed El Azrak che , al limite, apre sulla destra per Lescano che calcia prontamente ma trova Vismara a superarsi.
Tre cambi per Bordin con Pavlev che va a sinistra per Anzolin, Jonnson per Vallocchia e Redan per Lescano per l’ultima decina di minuti di partita.
E il cambio porta bene: Correia scambia con Germano e dal fondo mette il pallone teso verso centro area dove Pavlev si fionda e colpisce al volo mettendo alle spalle di Vismara.

Cambia tutto, ovviamente: la Triestina è più guardinga ma non rinuncia a ripartire mentre gli ospiti cercano di attaccare in massa: Capone riesce a districarsi bene al limite dell’area e la mette dietro per Jimenez che cerca il palo lontano mancandolo per poco.

Insistono i bergamaschi e, a qualche minuto dal novanetesimo, trovano soddisfazione: parte tutto da un traversone di Cortinovis che spiove nell’area alabardata dove ci sono almeno quattro giocatori nerazzurri che provano a calciare, anche goffamente, verso la porta di Matosevic senza che i difensori alabardati riescano ad intromettersi. L’ultimo pallone arriva a pochi metri dalla porta dove Vlahovic non ha difficoltà a deviarla in porta.

Gli ospiti insistono, la Triestina è timorosa: persa un’occasione per far punti che sembravano quasi in cassaforte. Davvero un peccqato. Anzi, uno spreco.

RECUPERO
Triestina-Atalanta U23 1-1

LA CLASSIFICA
Mantova punti 79;
Padova 69;
Triestina 60;

Vicenza 58;
Legnago 53;
Atalanta U23 52;
Giana Erminio 49;

Lumezzane 46;
Pro Vercelli, Trento 44;
Albinoleffe, Pro Patria 43;

Renate, Virtus Verona 41;
Arzignano 39;

Pergolettese 37;
Novara 36;

Fiorenzuola 34;
Pro Sesto 27;
Alessandria 19.


Pro Sesto e Vicenza  una partita da completare

IL PROSSIMO TURNO (7/4)
Pro Vercelli-Albinoleffe (6/4; 16.15)
Trento-Giana Erminio (6/4; 16.15)
Fiorenzuola-Alessandria (6/4; 18.30)
Legnago-Pro Sesto (6/4; 18.30)
Vicenza-Novara (18.30)
Lumezzane-Padova (18.30)
Pergolettese-Arzignano (18.30)
Atalanta U23-Pro Patria (20.45)
Triestina-Virtus Verona (20.45)
Renate-Mantova (8/4; 20.45)