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Il Paron sceglie il Padova: Unione sconfitta in casa 0-2

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Triestina-Padova: 0-2 (31′ Piovanello (P), 77′ De Marchi (P))

Triestina: Pisseri, Gori (74′ Minesso), Sottini, Furlan, Pezzella, Adorante (60′ Ganz), Ciofani, Crimi (28′ Lovisa), Di Gennaro, Sarzi Puttini (60′ Rocchetti), Felici. All. Pavanel

Padova: Donnarumma, Valentini, Belli, Ilic, Piovanello (61′ Jelenic), Ceravolo (61′ De Marchi), Dei, Vasic, Cretella (68′ Russini), Zanchi (89′ Gasbarro), Franchini. All. Longo

Arbitro: Di Marco di Ciampino, assistenti Galimberti di Seregno e D’Eusanio di Faenza


Terza sconfitta consecutiva, tre sconfitte su cinque partite giocate in casa, nona partita di fila con almeno un goal subito, terzultimo posto in classifica, peggior partenza di sempre per la Triestina, con l’aggravante che ormai, trascorso un quarto di un campionato che definire deludente è riduttivo, parlare di partenza ormai non è più possibile. L’effetto Pavanel si nota per non più di mezz’ora nel secondo tempo, trenta minuti in cui la Triestina se non altro è propositiva in attacco e ci prova generosamente in qualunque modo, incocciando soprattutto in una gran giornata del Donnarumma minore. Ma la sterilità in attacco è clamorosa, ed è stridente il confronto con una squadra, il Padova, che esce dal Rocco con tre punti frutto delle uniche due conclusioni nello specchio della porta, entrambe finite in fondo alla rete. Evidenti i problemi in difesa, reparto poco coordinato che commette errori clamorosi di posizionamento che invariabilmente costano carissimo. Se ci aggiungiamo che, nell’ultimo quarto d’ora, alla ricerca del pareggio prima e di un quasi impossibile recupero poi, Pavanel getta nella mischia Ganz e Minesso, i quali in due collezionano una palla toccata ed un tiro in porta, ecco che illudersi di poter ottenere un risultato diverso dall’ennesima debacle è pura utopia.

La Triestina, rispetto alla disfatta totale di domenica scorsa contro l’Albinoleffe, sembra se non altro una squadra convalescente, che a tratti dimostra una buona qualità di gioco, che per tutta la partita si mantiene pressoché alla pari con gli avversari, e che dà l’impressione che con qualche episodio fortunato potrebbe sbloccarsi anche dal punto di vista del morale, scrollandosi di dosso paura e ansia da risultato ed invertire una buona volta la rotta. Contro il Padova è un’Unione che finalmente si scrolla di dosso quell’indolenza che aveva profondamente indispettito il pubblico tre giorni prima. E’ grintosa e propositiva, non aspetta gli avversari subendone costantemente l’iniziativa come successo troppe volte in passato. Buone cose si sono viste nel primo tempo da Crimi fino all’infortunio che è sembrato da subito piuttosto grave, da Gori (anche lui uscito per infortunio apparentemente muscolare) e dal solito propositivo Felici, dai cui piedi partono le azioni più pericolose. Ma non è nella qualità dei singoli che risiedono i problemi che ora Pavanel dovrà affrettarsi a risolvere: a latitare è ancora la chimica di squadra, sono i meccanismi automatici, la coordinazione fra reparti, con un centrocampo che non riesce ad innescare le punte e sovente non fa filtro davanti alla difesa mostrando il fianco agli inserimenti fra le linee degli attaccanti avversari, e soprattutto un reparto arretrato che passa lunghissimi minuti in totale confusione. Per farlo, il nuovo tecnico alabardato avrebbe oggettivamente bisogno di un’intera estate di preparazione: il tempo a disposizione, invece, è purtroppo esaurito da settimane, con gli impegni che si susseguono a ritmo incessante.

Ora arriva una trasferta sul campo della Juventus Next Gen che assume caratteri di drammaticità. Uno scontro diretto nei bassifondi della classifica che in pochi si sarebbero immaginati nemmeno nei peggiori incubi estivi.

La cronaca

Grande occasione per la Triestina al 18′: Crimi verticalizza su Felici che, arrivato al limite dell’area, mette un cross in diagonale dove arriva in qualche modo Adorante in spaccata, la palla si avvia lentamente verso la porta, ma Donnarumma riesce a bloccarla proprio sulla linea. Al 24′ ci prova Felici, che da dentro l’area sulla destra effettua una sorta di tiro cross che potrebbe diventare pericoloso se Donnarumma non si inserisse catturando il pallone alto. Al 28′ infortunio muscolare per Crimi, che viene portato fuori addirittura in barella: esordisce Lovisa. Da questo momento la Triestina si spegne e torna ad essere la solita Unione timorosa e confusionaria. Al 29′ primo tiro del Padova verso la porta: Cretella raccoglie il pallone cinque metri fuori dall’area ma il suo tiro è troppo angolato e viene deviato in corner. Il Padova insiste e passa in vantaggio al 31′: Piovanello raccoglie un breve passaggio sul limite dell’area e di sinistro al volo trova l’angolino sulla sinistra di Pisseri. Triestina meno rinunciataria del solito ma il copione, alla fine, non cambia. Al 35′ Petrella direttamente da punizione decentrata sulla sinistra trova solo la parte superiore esterna della rete. Al terzo minuto di recupero su calcio d’angolo si accende una mischia nell’area piccola alabardata, Ceravolo va in rete ma è in fuorigioco: la rete non viene convalidata e si va al riposo sul vantaggio singolo per i patavini.

La Triestina sembra rinata negli spogliatoi, e rientra in campo con piglio decisamente diverso da come l’aveva lasciato. Al 49′ Felici prova un tiro a giro rasoterra dalla lunetta, Donnarumma vola e devia in calcio d’angolo. Al 51′ Pezzella si aggiusta la palla sul limite dell’area e lascia partire un tiro che impegna nuovamente Donnarumma in un grande intervento. Al 54′ Triestina nuovamente vicinissima al pareggio, con Lovisa che prova nuovamente dal limite dell’area a sorprendere il portiere veneto: pallone che sfiora il palo e finisce sul fondo. Al 63′ Pezzella da calcio d’angolo pesca in area Sottini il cui tiro colpisce il palo esterno e finisce sul fondo. Un minuto dopo un altro tiro di Pezzella finisce alto. Al 65′ si rivede il Padova: Jelenic trova il varco dal limite ma il tiro e debole e viene raccolto facilmente a terra da Pisseri. Al 77′ raddoppio del Padova: Donnarumma rilancia lungo, Jelenic ha fortuna su un rimpallo e serve De Marchi in posizione dubbia che si presenta solo davanti a Pisseri trafiggendolo senza problemi. Triestina che domina il secondo tempo, Padova che va a segno ogni volta che tira in porta. Ultima occasione per la Triestina al 93′: girata di Ganz da centro area, Donnarumma in tuffo devia in corner. I 5′ di recupero non cambiano nulla, Unione che esce, stavolta, nell’indifferenza generale anche del pubblico più acceso.