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In fila, per sette

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UEB GESTECO CIVIDALE – ACQUA SAN BERNARDO CANTU’ 82-59 (21-17, 43-39, 61-48)
UEB GESTECO CIVIDALE: Marangon 2, Lamb 18, Redivo 18, Miani 8, Mastellari 18, Rota (k) 2, Campani 3, Dri n.e., Barel 3, Berti 6, Isotta n.e., Dell’Agnello 4. Allenatore: Stefano Pillastrini Vice: Federico Vecchi e Alessandro Zamparini
Tiri liberi 20/23, Tiri da due 13/27, Tiri da tre 12/23, Rimbalzi 30 (23 dif. 7 off.).
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Baldi Rossi 10, Berdini, Nikolic 11, Nwohuocha, Tarallo, Bucarelli 7, Hickey 10, Burns 8, Moraschini, Young 13, Cesana. Allenatore: Devis Gagnardi, Vice: Mattia Costacurta e Tommaso Sacchetti
Tiri liberi 6/10, Tiri da due 19/35, Tiri da tre 5/18, Rimbalzi 29 (21 dif. 8 off.)
Arbitri: Stefano De Biase, Marco Attard, Luca Attard.

Per continuare l’inseguimento ai play-off, reso una vera e cronoscalata degna del Tour de France da dirette concorrenti agguerrite  che non cedono un passo, la tappa odierna prevedeva per gli uomini di Stefano Pillastrini un’altra salita da far tremare i polsi: la sfida alla seconda forza del girone verde, l’Acqua San Bernardo Cantù. La compagine canturina, pur portando oggi solo il blasone del lontano passato che negl’anni 70 e 80 la vedeva primeggiare in Italia e in Europa, si presentava in via Perusini con l’intento di difendere il secondo posto dall’assalto della Reale Mutua Torino e con un roster tra i più attrezzati del campionato per tentare la risalita al piano più consono di una società che dal 1936 ha scritto in provincia tra le pagine più belle della pallacanestro italiana.
Alla resa dei conti non poteva esserci Pasqua più dolce sulle sponde del Natisone, con una Gesteco che gioca un match vicino alla perfezione in difesa e schianta anche Cantù, risultato che la porta ora davvero vicina al coronamento di un’impresa davvero difficile da pronosticare solo alla vigilia di Natale.
Si parte con Redivo, Lamb, Marangon, Dell’Agnello e Miani per Cividale mentre coach Gagnardi sceglie Baldi Rossi, Hickey, Bucarelli, Nikolic, Nwohuocha con i ducali che sbloccano subito con Miani ma poi subiscono la difesa canturina e il tiro dalla distanza dagli ospiti che sono avanti 2-10 a 6’02”; l’ingresso di Mastellari si rivela determinante e con due triple consecutive del nuovo entrato Cividale prima impatta il 10-10 a 4’01” e alzando anche l’intensità difensiva poi chiude avanti 21-17 alla prima sirena grazie ancora ad una tripla di uno scatenato Mastellari. Il match si snoda sul filo dell’equilibrio nella prima metà della seconda frazione prima che Redivo e Lamb si accendano dall’arco e lancino Cividale sul + 8 (33-25) a 6’09” con coach Gagnardi che chiama minuto per fermare l’inerzia sfavorevole ai suoi che faticano a trovare soluzioni in attacco diverse dalle giocate Hickey; al rientro in campo gli uomini di Pillastrini falliscono il possesso del + 10 e sprecano alcuni contropiede, permettendo così a Cantù di rifarsi sotto sul 35-34 a 2’36” dall’intervallo lungo, a cui si arriva poi sul 43-39 perché Lamb risponde alle triple degli ospiti. Al rientro in campo si accende il “Sindaco” e in amen porta la Gesteco sul + 10 (49-39) a 8’05” e poi regge il tentativo di rimonta di Cantù con Lamb che con un’azione da tre punti riporta Cividale sul 54-46 a 4’20” e poi Rota manda Berti a concludere per il + 13 (59-46) a 2’25” dalla penultima sirena in un palazzetto diventato letteralmente una bolgia che spinge la Gesteco a mantenere il vantaggio. L’ultimo periodo vede i padroni di casa ancora on-fire dall’arco con Redivo e Campani e il tabellone sul 67-52 a 7’34” dalla fine di un match giocato con grande intensità su entrambe i fronti; la Gesteco ora sente il profumo del “settebello” e si produce nel massimo sforzo che la conduce sul + 19 a 5’49” (71-52) che ipoteca la conclusione della contesa, sigillata da una tripla di Lamb a 3’15” per il 77-56  e gli ospiti ormai in confusione. Il finale è una passerella fino all’82-59 siglato da una tripla del giovane Barel.

Credit by Giuseppe Passoni – Ufficio Stampa Gesteco Cividale