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La preparazione dei portieri nel settore giovanile: geometrie e posizionamento (1a puntata)

Tempo di lettura: 4 minuti

In psicologia dello sviluppo il pensiero astratto incomincia a prendere piede nella mente di un ragazzo nell’età preadolescenziale. A partire dai Giovanissimi (Under 14 e Under 15), categoria in cui i ragazzi incominciano a cimentarsi in sfide undici contro undici in campi da calcio “ufficiali”, il preparatore dei portieri può iniziare a inculcare le prime nozioni di geometria euclidea nello studio del corretto posizionamento da tenere tra i pali. Nelle categorie precedenti (Pulcini ed Esordienti), infatti, i portieri giocano su terreni da gioco improvvisati con lunghezze ridotte e riferimenti più vaghi per quanto riguarda la lunghezza dell’area di rigore, dell’area piccola oppure della stessa porta. Partendo dal posizionamento tra i pali il portiere dovrà assumere degli accorgimenti diversi a seconda se il pallone è in posizione laterale oppure centrale.

Palloni da posizione laterale

Per quanto riguarda il posizionamento su tiri laterali il portiere, in base alle sue caratteristiche fisiche e tecniche, può assumere la posizione corretta in base a due riferimenti:

  • Il pallone: in questo caso la posizione corretta da tenere in porta coincide con la bisettrice che divide in due l’angolo delle ipotetiche rette che congiungono il pallone ai due pali della porta. Questo riferimento è particolarmente adatto a portieri che non sono particolarmente veloci di gambe e reattivi e che in questo modo “rischiano” il meno possibile. Il punto di vantaggio di questo posizionamento è che si copre molto bene il primo palo mentre quello di debolezza è che si lascia molto spazio all’attaccante sul palo più lontano.
  • L’angolo dell’area grande posto sui sedici metri: in questo caso la posizione giusta da tenere in porta corrisponde con le due bisettrici che congiungono il centro della porta con i due vertici dell’area di rigore. Questo posizionamento, sulla carta abbastanza ardito e “spericolato” è idoneo per portieri scattanti e che sono molto veloci e reattivi con gli arti inferiori. Il punto di vantaggio di questo tipo di posizione è che, in questo modo, il portiere restringe moltissimo la visuale all’attaccante avversario coprendo però troppo poco il primo palo, il cosiddetto “palo del portiere”.

Tirando le somme sui palloni provenienti lateralmente il tipo di posizionamento adottato dal portiere dipende da molti fattori, in base a elementi come altezza, agilità, rapidità di gambe, destrezza può decidere se assumersi maggiori o minori rischi.

Palloni da posizione centrale

Quando il pallone è in posizione centrale l’attaccante avversario ha la massima visuale sullo specchio della porta avversaria e di conseguenza ha molta più probabilità di segnare. In questo caso il portiere ha una sola arma a disposizione: restringere il più possibile lo specchio all’attaccante avversario. Ciò può avvenire in due modi differenti:

  • Avanzando verso il pallone con i passi: la posizione di partenza i porta è circa sui 2 metri/2,5 metri, avanzando in direzione palla il portiere tende a chiudere molto la visuale all’attaccante avversario restringendo l’imbuto del cono che ha come vertici i due pali della porta ed il pallone. Il guardiano dovrà solo stare attento che avanzando troppo dalla linea potrà essere scavalcato da un pallonetto o da un tiro parabolico. Anche in questo caso portieri che sono molto rapidi di gamba ed abili ad accorciare il passo possono permettersi di tenere una posizione più “spericolata”, portieri che al contrario sono meno esuberanti ed esplosivi sono più idonei ad un piazzamento più conservativo.
  • Tuffandosi in diagonale: in caso di tiri angolati a fil di palo, il portiere se si tuffa in direzione diagonale e non orizzontale avrà molta più probabilità di intercettare il pallone. La traiettoria di tuffo deve idealmente formare un angolo retto con la linea ipotetica che congiunge il pallone al palo. La traiettoria ideale vede il portiere “toccare” questa linea in tuffo, se invece ci si tuffa in orizzontale il portiere lascia 30 cm. scoperti tra il guanto e la congiungente tra palo e palla, quindi la possibilità di prendere gol è più alta. Se il portiere parte in tuffo dalla linea di porta può lasciare qualcosa come 70 cm. scoperti tra guanto e palo.

In definitiva senso della posizione e corretta esecuzione del tuffo sono fattori essenziali per determinare la corretta posizione e la giusta geometria del portiere nell’area di porta.  

Riferimenti video:

Le geometrie del portiere su tiri angolati
Le geometrie del portiere su tiri centrali
La posizione in porta su tiri frontali

(Fine 1a puntata)