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L’appello del presidente Canciani

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Mancano pochi giorni ancora alla ripartenza ufficiale del calcio dilettantistico con le partite di Coppa Italia e Coppa Regione: si intravvede finalmente la possibilità di tornare in campo e di restarci, ma le preoccupazioni non mancano. C’è ancora l’incertezza degli effetti possibili della pandemia e delle precauzioni che tutti dovranno prendere. Proprio su questi temi va ascoltato l’invito del presidente regionale della FIGC Ermes Canciani.

“Questa – conferma il presidente – è una stagione determinante per il futuro del calcio dilettanti. Per due anni consecutivi abbiamo iniziato e ci siamo fermati: quest’anno dobbiamo ricominciare per terminare, quindi ancora una volta l’appello è quello di avere grande sensibilità nei confronti delle leggi che ci sono attualmente in vigore e quindi “green pass” piuttosto che vaccini, piuttosto che altre situazioni, proprio per evitare che il gioco più bello del mondo si possa interrompere a metà.”

Un impegno importante da prendere: ragazzi vaccinatevi, perché così saremo tutti più tranquilli e si potrà tornare in campo con maggior serenità…
“Sono stato – ribadisce Canciani – un propugnatore di questa teoria perché credo che in questo momento l’unico sistema per ricominciare a vivere in maniera normale sia il vaccino: rispetto tutti, ho grande considerazione di tutti, però in questo momento mi è difficile capire le motivazioni che non hanno carattere medico. Tutto il resto, insomma, credo che sia abbastanza strumentale perché forse le persone si dimenticano che un anno e mezzo fa c’erano le terapie intensive piene, migliaia di morti, praticamente nell’arco di un mese. Dobbiamo ragionare su questi dati e soprattutto evitare che questo succeda nuovamente: quindi il vaccino è il in questo momento il rimedio e non ne abbiamo altri. Si potrebbe pensare a delle cure, ci potrebbero essere altre cose ma al momento non sono disponibili e il mondo dello sport e del suo volontariato ne soffre in maniera particolare.”

Ermes Canciani e Gino Giani presidente dello Zaule.

Anche perché il pubblico che vorrà affiancare i dilettanti e tornare a far lavorare quelle belle griglie cuisiamo abituati, dovrà avere il “green pass”…
“Già – rimarca il presidente – il “green-pass o il tampone nelle 48 ore precedenti o dimostrare di avere avuto già il covid: credo che sia una limitazione corretta perché noi dobbiamo, prima di tutto,  tutelare la nostra salute, nel rispetto degli altri:  perché vaccinarsi significa avere rispetto delle altre persone, proprio per non andare a contagiare nessun altro.”

 Dopo aver fatto le veci del comitato tecnico-scentifico, parliamo del nostro campionato che tra una settimana parte con la Coppa Italia…
“Credo che sarà un campionato molto avvincente – sottolinea Canciani – malgrado tutte le polemiche sui ripescaggi, ho visto che c’è un clima di grande volontà, di grande voglia, di grande entusiasmo dappertutto. Anche la novità dei due gironi, alla fine, sarà una novità piacevole perché darè la possibilità alle società di confrontarsi prima nella parte territoriale e poi in quella regionale. Ed è quello che abbiamo poi pensato e ideato per il girone di Eccellenza della Coppa Italia  che ha subito una valenza regionale. Sarà un anno di transizione perché non è pensabile che nel Friuli Venezia Giulia ci siano 24 squadre in Eccellenza e quindi, piano piano, nell’arco di 2-3 anni ritorneremo alle 16 canoniche, però intanto divertiamoci.”

Divertirsi, ma con un pallone assolutamente nuovo…
“Grazie ad un accordo con la Nike – racconta Canciani –  avremo tre palloni diversi: uno per l’ Eccellenza, uno per la Promozione e uno per la Prima Categoria. Saranno diversi nei colori e nei disegni: non è un modo di scimmiottare i professionisti ma un modo per dare dignità ai nostri ragazzi. Da quest’anno, poi,  tutte le squadre di Eccellenza avranno a disposizione un pallone per ogni gara interna, contraddistinto dal loro marchio: è anche questo aumenta il senso di appartenenza ed ho visto che, dove abbiamo presentato la nuova iniziativa, c’è stato grande successo.”

Adesso una confessione: quale sarà la prima griglia – un po’ il simbolo del calcio che riprende –  che ti vedrà presente?
“Bella domanda – dice il presidente – ci devo pensare: sicuramente vorrei andare a Barbeano perché c’è l’inaugurazione del campo e poi a Corva dove verrà intitolato il campo a Bruno Nicolè il calciatore che ci ricordiamo della Juve ai tempi di Sivori, però devo decidere ancora. ma sicuramente ne controllerò due, una sabato ed una domenica…proprio per non farci mancare niente.”