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Le “Eagles” non volano più

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ACQUA SAN BERNARDO CANTU’ – UEB GESTECO CIVIDALE: 84-67 (16-17, 38-36, 61-47)
UEB GESTECO CIVIDALE: Marangon 8, Lamb 17, Redivo 7, Miani 13, Mastellari 6, Rota (k) 6, Campani, Balladino n.e., Baldini n.e., Berti 4, Dell’Agnello 6. Allenatore: Stefano Pillastrini Vice: Federico Vecchi e Alessandro Zamparini
Tiri liberi 12/18, Tiri da due 17/30, Tiri da tre 7/25, Rimbalzi 30 (8 off. 22 dif.).
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Baldi Rossi 7, Berdini, Del Cadia, Nikolic 12, Tarallo, Bucarelli 5, Hickey 16, Burns 15, Moraschini 11, Young 16, Cesana 2, Tosetti. Allenatore: Devis Cagnardi Vice: Mattia Costacurta e Tommaso Sacchetti
Tiri liberi 8/14, Tiri da due 26/46, Tiri da tre 8/23, Rimbalzi 42 (16 off. 26 dif.)
Arbitri: Gagliardi, Pazzaglia, Bonotto.

La seconda partita della serie tra Acqua S.Bernardo Cantù e UEB Gesteco Cividale si conclude con una vittoria larga dei padroni di casa, che mettono le mani sulla serie con il primo match point che sarà in Gara-3 in terra friulana. I gialloblu accusano nuovamente la fisicità dei lombardi, questa volta in con tempistiche opposte alla sfida precedente: assorbendo il colpo nel primo tempo e cedendo nel secondo. Il copione di Gara-1 sembra ripetersi nei primi minuti del secondo episodio della serie, con Cantù che colpisce ripetutamente in transizione; in questo caso però le Eagles riescono a pareggiare l’intensità dei padroni di casa e non perdono contatto. A metà del quarto il punteggio è basso: 8–7. Seguono due risposte di Lamb ai tentativi di fuga canturini, compresa una tripla dall’angolo al termine di un azione in cui tutti toccano la palla, e la partita rimane in equilibrio. Cividale passa in vantaggio con una tripla di Gabriele Miani nell’ultimo minuto, il ferro sputa l’ultimo tiro di Moraschini e fissa il risultato sul 16-17. Doron Lamb va in doppia cifra con il suo primo tiro del quarto, ma è Cantù a rimettere il naso avanti sul 20-19 dopo un bell’assist di Hickey per Burns; l’azione successiva vede però gli arbitri fischiare il terzo fallo a Baldi Rossi, cervello dell’attacco biancoblu. Dell’Agnello sbaglia due dei “suoi” tiri nella stessa azione, mentre Hickey raccoglie il guanto di sfida di Lamb e facendosi strada con i muscoli verso il ferro si conquista i liberi che valgono la sua doppia cifra e il +5 dei suoi. Coach Pillastrini chiama timeout quando Nikolic firma il 30-24 prendendo posizione in area, Redivo replica prontamente e Lamb fa lo stesso dalla lunetta dopo un altro canestro canturino. La partita rimane tesa, con entrambe le squadre in bonus che trovano punti dalla linea della carità e Cantù che non riesce ad aprire la partita come era successo domenica. Jack Dell’Agnello fa la voce grossa in area nell’ultimo e con 4 punti consecutivi fissa il 38-36.

Parte con il piede giusto sui due lati del campo Cantù, che in due minuti si issa fino al +8, prima che Marangon accorci con una bomba davanti alla panchina di casa. Non rallenta però i giri l’attacco biancoblu, che trova sei punti di fila al ferro di nuovo arginati da una tripla, stavolta di Rota. Dopo un altro tentativo di allungo dei padroni, Coach Pillastrini chiama timeout per cercare di arginare l’entusiasmo nato da una tripla pazzesca di Hickey che vale il 55-42 a 4’ dalla fine del periodo. Cividale reagisce con una schiacciata e una stoppata di Berti, ma Cantù sembra inarrestabile e solo una magia su un piede solo di Rota tiene le Eagles aggrappate alla partita. Il quarto si chiude sul 61-47 dopo una tripla di Young. Cantù assesta un altro colpo alla partita, raggiungendo il +20 sul 67-47 dopo appena due minuti su un facile contropiede di Cesana seguito a ruota da un appoggio a rimbalzo di Burns. Il tempo scorre senza che le Eagles riescano concretamente a prodursi in un tentativo di rimonta, mentre i padroni di casa vedono il canestro grande come una vasca da bagno. A cinque minuti dal termine Gara-2 è già praticamente in archivio, e arrivano anche i primi minuti per un Campani mascherato rientrante da una frattura al naso. 84-67 il risultato finale.

Credit by Ufficio Stampa Gesteco Cividale
Photocredit by Fulvio Marco Pregnolato