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L’erba verde di casa mia

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E allora, tutti al “Rocco”: si torna a casa, insomma, e l’attesa sembra più alta per vedere come sia questa nuova erba che per la partita contro il Novara. Tutti – a parole – dicono che non vogliono mancare all’avvenimento dopo più di quattro mesi d’attesa. Quel che è successo nel frattempo diventa la classica acqua passata, perchè da questo momento la storia cambia.
Certo, sarà un campo bellissimo ma che sia tutto a posto lo sapremo solamente dopo una mezz’oretta di gioco, quando un po’ tutte le zone del campo saranno più o meno state calpestate: sempre pronti a criticare? No, piuttosto cauti nell’accettare quel che viene riportato: visivamente, sembra tutto molto bello ma, alla luce di quanto sono stati capaci di combinare, sembra logico andarci con i piedi di piombo, anzi forse è meglio andare a cercare un’altra espressione perchè i piedi di piombo potrebbero rovinare l’erbetta…

Ora si guarda ai play-off e, dopo aver consultato per bene la formula – sempre quella – ci si ricorda anche che la miglior quarta un vantaggio potrebbe averlo sicuramente ed allora, conti alla mano, non resta che mettere più punti possibili in classifica a cominciare da quelli in palio con Novara per poi fare gli ultimi conti prima della trasferta padovana.

Quindi, necessario battere i novaresi e per farlo, Roberto Bordin si affiderà al solito modulo pur spiegando che lo si può cambiare anche in corso d’opera e che anzi, i giocatori in campo lo fanno praticamente di continuo sfruttando le loro caratteristiche ed adattandosi a quelle degli avversari. Come sempre cambierà qualòcosa sugli interpreti: a parte Struna, ancora in recupero, gli altri giocatori della rosa saranno tutti disponibili, compresi Ballarini e Jonnson per cui non ci sarà che l’imbarazzo della scelta.

Viste le ultime formazioni schierate – senza prendere in considerazione quella contro la Virtus Verona – si può tentare di abbozzare la formazione alabardata, perlomeno quella che giocherà la prima sessantina di minuti, visto che è quello il momento in cui arrivano i primi cambi.
Un mezzo dubbio viene già per il ruolo di portiere: dovrebbe tornare Matosevic ma le possibilità di Agostino, dopo la buona prova nella trasferta di Gorgonzola, sono certamente migliorate. Non dovrebbero esserci dubbi sul terzetto davanti alla porta con Moretti, Malomo e Rizzo che sembrano ben affiatati e in buona forma. la linea a cinque, se interpretiamo le ultime preferenze di Bordin, dovrebbe avere sugli esterni Pavlev e Petrasso con l’incognita di Germano, mentre al centro il terzetto sarà ancora quello con Vallocchia, Correia ed El Azrak. Davanti Lescano è il perno, la logica vorrebbe gli si affianchi redan ma non stupirebbe certo un Vertainen, ringalluzzito dal suo primo gol, a giocare dal primo minuto.

Il tutto, come sempre, probabile ma non certamente sicuro e, sicuramente, qualcuno dei nomi fatti magari resterà tutta la partita in panchina: Celeghin, D’Urso, Fofana sono quasi sempre subentrati a partita in corso ma vien sempre da pensare che non utilizzarli sia di un certo spreco.

Per il ritorno al “Nereo Rocco” orario del tardo pomeriggio: ci sarà ancora luce quando Di Francesco di Ostia Lido darà il segnale per l’avvio del confronto – nelle due ultime giornate tutte le partite saranno in contemporanea – ma anche la luce artificiale dovrebbe contribuire a far risaltare il color smeraldo della nuova, tanto attesa, erba.