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Palachiarbola “off-limits” per la pallamano

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Non c’è pace per lo sport triestino che deve usufruire degli impianti al chiuso: non parliamo delle palestre, soggette a chiusure per la manutenzione che sono state rimandate nel tempo fino a chiuderle d’improvviso, ma allarghiamoci ai palazzetti. A Calvola, per esempio, andrebbe rifatto il parquet e va chiesto a chi ci gioca a basket cosa ne pensi, ora arriva anche la grana Palachiarbola che, improvvisamente, chiude le porte e provoca la reazione della società di Semacchi, senza dimenticare che nel palazzetto dovrebbe giocarci anche lo Jordan. Ecco il comunicato.

“La Pallamano Trieste, comunica che in data 12 ottobre, ha ricevuto una mail da parte del Servizio Sport del Comune di Trieste, con la quale viene imposta la sospensione di tutti gli allenamenti al palasport di Chiarbola per la prossima settimana, vigilia della gara in casa di sabato 21/10 con il Sassari.
Trattasi di un fatto gravissimo ai danni della società nel pieno del campionato nazionale di serie A Gold.
Il consiglio Direttivo della Pallamano Trieste ha preso un appuntamento con l ‘ assessore allo sport Elisa Lodi per il prossimo venerdì in Comune e si riserva ulteriori comunicazioni e decisioni sul futuro della società dopo l’incontro con l ‘assessore.
Il Presidente Michele Semacchi comunica la sospensione di tutta l’attività sportiva sia giovanile (sette campionati giovanili in corso) sia della serie A.
Purtroppo, conclude Semacchi, l’impegno economico e l’entusiasmo messo dagli imprenditori triestini per rilanciare la storica società triestina – 53 anni di storia 17 scudetti 6 coppe Italia e 11 titoli italiani di categoria giovanili – non viene né riconosciuta ne’ rispettata dalle istituzioni.
In virtù di questi fatti incresciosi la Società non rilascierà alcuna ulteriore dichiarazione e/o intervista fino a quando la situazione sarà chiarita a livello istituzionale.
Michele Semacchi”

Credit by Pallamano Trieste