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Per il rotto della cuffia

Tempo di lettura: 4 minuti

TRIESTINA-NOVARA 2-2
MARCATORI: PT 27′ Urso, 30′ Moretti; st 15′ Ongaro, 49′ Vertainen.
TRIESTINA: Agostino; Moretti, Malomo (st 36′ Minesso), Rizzo; Germano, Fofana (st 20′ D’Urso), Correia, Petrasso (st 27′ Pavlev); Vallocchia, El Azrak (st 27′ Vertainen); Lescano (st 36′ Redan). All. Bordin.
NOVARA: Minelli; Bonaccorsi (ST 20′ Bertoncini), Lorenzini, Khailoti; Boccia, Ranieri, Di Munno, Urso; Gerardini (ST 12′ Schirò), Bentivegna (ST 12′ Corti); Ongaro (ST 42′ Caravaca). All. Gattuso
ARBITRO: Di Francesco DI Ostia Lido.
NOTE. Ammoniti: Khailoti, Minelli, Caravaca.

Ma allora, finiremo per crederci che lo stadio di Valmaura si porta dietro influssi negativi, visto che, praticamente, quando si tratta di riaprirlo a nuovo tifo, le cose non vanno mai bene. C’è voluto stavolta un gol nel recupero per rimettere in sesto una partita che, pur largamente fatta e comandata rischiava di tramutarsi in sconfitta mai tanto dolorosa, in un momento in cui la squadra alabardata deve fare nuovamente un salto di qualità per buttarsi anima e corpo nei play-off.
Merito del Novara, attentissimo, determinato e ben deciso a chiudere ogni corridoio possibile verso la propria porta: si giocava le possibilità di salvezza e lo ha fatto nel migliore dei modi sfruttando qualche svagatezza degli alabardati per inscenare due o tre ripartenze e trovando in due circostanze la squadra di Bordin decisamente fuori posizione, sorpresa e un po’ pasticciona.
C’era un quarto posto da rafforzare per cercare di esser la miglior quarta in assoluto ma c’è stato il rischio di veder volatilizzarsi tale possibilità che, malgrado tutto, resiste ancora ma diventa molto difficile. Altro obiettivo, insomma, che svanisce lungo il cammino e a questo punto ci si può chiedere se, mentalmente, questa squadra sarà capace di reggere il peso della post-season e fino a che punto.
La cosa più positiva che, dopo quattro mesi, la squadra rimetteva piede al Rocco e i tifosi non hanno mancato di partecipare a questa sorta di inaugurazione: un buon segno, senza dubbio, peccato che non sia arrivata anche la vittoria che avrebbe suggellatola piena assonanza con il tifo amico.

Lorenzo Moretti

Non mancano le sorprese nella formazione che batte il calcio d’inizio: Bordin sceglie di dare fiducia ad Agostino tra i pali dopo la buona prova di Gorgonzola, conferma i tre difensori, affianca a Correia Fofana perchè ritirene bastino a far argine ad un Novara soprattutto difensivo. Sulle fasce Germano e Pavlev con El Azrak e Vallocchia decisamente avanzati a sorreggere Lescano e la soluzione sembra dare ragione al tecnico visto che la squadra prende decisamente in mano le redini della partita ed il Novara non riesce ad uscire oltre la metà campo.
Tanto giro palla alabardato, tanti cross ma mai iniziative per saltare l’uomo o tirare in porta tanto che gli ospiti mettono assieme la prima beffa. Correia a centrocampo cerca il filtrante invece trova un rimpallo che taglia fuori tutti e permette ad Ongaro di infilarsi dalla sinistra in area e centrare corto per l’accorrente Uro che infila tra le gambe Agostino.
LaTriestina riparte come non fosse successo niente, Minelli sventa un traversone di Vallocchia ma, poco dopo, non può far nulla: dalla bandierina pallone in area che Moretti gira verso l’angolino e, complice una leggera deviazione, il portiere è battuto.
Si ributta all’attacco la squadra di Bordin ma i novaresi hanno capito che qualche buco in difesa lo possono trovare: Bentivegna ci prova dal limite dell’area, traiettoria potente che sibila di poco sopra la traversa di Agostino. Ultima emozione prima del riposo, un colpo di testa di Vallocchia su assist di Petrasso che finisce però alto.

Eetu Vertainen

Al rientro dagli spogliatoi, subito propositiva la squadra alabardata: ci prova El Azrak dal limite, Minelli respinge come può ma Lescano scivola a due passi. Non sarebbe servito a niente perchè il collaboratore di Di Francesco aveva la bandierina alzata per il fuorigioco.
Il Novara è ben abbarbicato attorno alla sua area e, come fatto nel primo tempo, sfrutta la prima occasione che gli si para davanti: solita ripartenza con la Triestina in inferiorità che cerca per almeno tre volte di allontanare la minaccia in area finchè Ongaro non può proprio fare a meno di metterla alle spalle di Agostino.
Riparte nuovamente la Triestina ma sbaglia clamorosamente l’occasione di pareggiare: Lescano la mette davanti alla porta aperta ma ci arriva male El Azrak e non riesce a colpire la palla. L’assedio continua ma i novaresi sono attenti e disciplinati: tremano un po’ sulla conclusione di redan da fuori ma, minuto dopo minuto, rafforzano la sensazione di riuscire a portare in Piemonte i tre punti: la disperazione alabardata trova sollievo quando ormai siamo agli sgoccioli del recupero: cross dalla destra, Pavlev va in tuffo, Minelli ci mette la mano sinistra ma la palla resta lì, dove piomba Vertainen. L’entusiasmo alabardato cozza per due minuti contro la delusione novarese, ma non c’è più modo di far cambiare il pareggio nel risultato che tutti avrebbero voluto per salutare il ritorno al Rocco. Ed è già bene così.

I RISULTATI
Atalanta U23-Pro Sesto 3-0
Fiorenzuola-Padova 1-1
Vicenza-Trento 2-0
Legnago-Alessandria 0-0
Lumezzane-Mantova 4-3
Pergolettese-Albinoleffe 1-1
Pro Patria-Virtus Verona 1-2
Pro Vercelli-Arzignano 2-0
Renate-Giana Erminio 0-2
Triestina-Novara 2-2

LA CLASSIFICA
Mantova punti 79;
Padova 74;
Vicenza 68
;
Triestina 64;
Atalanta U23 58;
Legnago 55;

Giana Erminio 53;
Pro Vercelli, Lumezzane 50
;
Trento 48;
Virtus Verona 47;
Pro Patria 46;

Renate, Albinoleffe 45;
Arzignano 43;

Pergolettese 42;
Novara 40;
Fiorenzuola 38;
Pro Sesto 32;
Alessandria 19.


IL PROSSIMO TURNO (28/4; 16.30)
Albinoleffe-Lumezzane
Alessandria-Vicenza
Arzignano-Atalanta U23
Giana Erminio-Pergolettese
Matova-Legnago
Novara-Fiorenzuola
Padova-Triestina
Pro Sesto-Pro Patria
Trento-Renate
Virtus Verona-Pro Vercelli