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Questione di continuità

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Messe quattro vittorie in fila, cosa che non accadeva da tempo immemorabile, o forse non è mai accaduta, la Triestina si appresta al secondo recupero per mettere a posto la classifica definitivamente.
In ballo c’è il terzo posto da contendere al Vicenza o, nella peggiore delle ipotesi, il margine per difendere il quarto posto dall’assalto proprio della formazione che domani a Fontanafredda scenderà in campo per misurarsi con gli alabardati: l’Atalanta U23.

Che dire di questa squadra? Che, a conti fatti, destabilizza il campionato in tanti modi: a cominciare proprio da quello che ha dovuto subire la Triestina, vale a dire due rinvii per gli impegni dei suoi giocatori nelle rispettive nazionali e, se proprio vogliamo, quando si recuperò l’incontro di andata gli alabardati ci rimisero le penne e da quel momento iniziò il periodo difficile.

Altro punto di disturbo, il fatto che spesso, i migliori elementi nerazzurri, vengono convocati dalla prima squadra per cui, chi affronta la formazione bergamasca in quel weekend non si misura certo contro l’assetto più forte.
Tutte questioni che restano, per cui, una volta segnalate, le si possono tranquillamente mettere da parte perchè non faranno comunque testo.

Bella squadra indubbiamente, di personalità in molti elementi, la classifica lo conferma certamente per cui a Fontanafredda ci sarà una gara più che vera e più che interessante, probabilmente anche abbastanza bloccata. Forse mancherà lo spettacolo perchè entrambe le formazioni vorranno andare al sodo ed avranno in testa solo la classifica.

la Triestina ci giunge bella pimpante, al pari dell’avversaria che ha bloccato sul pari il Mantova, ma certamente dovrà affrontare la contesa con cipiglio diverso dalle ultime partite in cui si è misurata con le formazioni della bvassa classifica con l’eccezione dell’Arzignano, meglio messo.

Decisamente la formazione di Bordin si è ritrovata: migliorata soprattutto mentalmente, capace di reagire se non passa per prima in vantaggio, ha trovato e interpreta al meglio il modulo voluto da Bordin che ha anche fatto vedere che non è incatenato al suo modulo preferito ma che cerca di adattarlo anche alle caratteristiche dei giocatori: ultimo esempio l’accoppiata, dietro a lescano, con El Azrak e D’Urso.

Base del gioco alabardato, comunque, l’assetto difesa-centrocampo. Assodato che non ci saranno cambi nel terzetto davanti a Matosevic formato da Moretti, Malomo e Rizzo, le rotazioni, pur minime, potrebbero riproporsi nella linea a cinque: Correia ha fatto vedere di aver recuperato la condizione per cui dovrebbe ottenere nuovamente la fiducia dell’allenatore come perno basso, ma nemmeno tanto, della linea. Tutto lascia pensare che sulla destra ci sarà ancora Vallocchia mentre sulla sinistra andrà verificata la posizione di El Azrak che, ovvio, dipenderà dall’uomo che farà, o meno, coppia con lescano. Riproposta di D’Urso?, nuova possibilità per Redan? esperienza con Minesso? Ecco i dubbi che potremo sciogliere solo quando la squadra uscirà dagli spogliatoi di Fontanafredda. Non dimentichiamoci comunque dei due esterni che stavolta, con tutta probabilità, non potranno concedersi molta licenza di partire in avanti, perchè gli uomini dell’Atalanta hanno un tasso di pericolosità ben diverso da quelli delle ultime squadfre incontrate. Forse una chanche in più per Germano rispetto a Pavlev e per Anzolin rispetto a Petrasso.
Si gioca alle 16.15, arbitrerà Vingo di Pisa.