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Si inizia come si era finito: esordio amaro per l’Unione

Tempo di lettura: 4 minuti

Triestina-Trento 0-1 (Sangalli 25′ st)

Triestina: Matosevic, Malomo, Anzolin, Struna, El Azrak, Redan, Lescano, Ciofani, Germano, Correia, Pierobon. All. Tesser

Trento: Russo, Ferri, Anastasia, Attys, Petrovic, Pasquato, Garcia Tena, Vaglica, Di Cosmo, Sangalli. Frosinini. All Tedino

Arbitro: Ancora di Roma; assistenti: Lisi di Firenze e Linari di Firenze

Ammoniti: Frosinini (Tre) Pierobon (Tri), Pierobon (Tri, espulso), Di Cosmo (Tre), Anastasia (Tre), Di Cosmo (Tre, espulso)

Note: bella serata di fine estate, fresca con leggera ventilazione. Fondo apparentemente perfetto, ma pesantemente rovinato dopo pochi minuti diventando addirittura pericoloso. Curva gremita, spettatori attorno alle 4000 presenze.

Ci eravamo lasciati con il bolide sotto l’incrocio all’ultimo respiro di Tavernelli a Sesto San Giovanni che decretò una incredibile quanto insperata salvezza al termine di una fra le più tribolate stagioni della storia dell’Unione. Sono passati nemmeno quattro mesi, ma di fatto è trascorsa un’epoca storica: cambiata la proprietà, arrivato un allenatore nuovo ed esperto, rinnovata ma non totalmente stravolta la rosa, al termine di un mercato intelligente, dispendioso ed intrigante. E’ tornato anche l’entusiasmo del pubblico, sopito da troppe delusioni ma che non ha mai totalmente abbandonato i colori rossoalabardati. E’ la diretta RAI a battezzare la nuova stagione, imponendo il primo stravolgimento di calendario con la disputa di un Monday Night che non favorisce certo il massimo afflusso di pubblico. Tesser deve rinunciare ai suoi ultimi acquisti a causa di questioni burocratiche, e si ritrova a dover fare i conti con una rosa numericamente limitata e scelte tecniche sostanzialmente obbligate.

Un’era è trascorsa, a non cambiare è la solita musica: trascorsi i primi quindici minuti, nei quali l’Unione sembra determinata su ogni contrasto, pressa gli avversari, è padrona del gioco e del campo, si spegne improvvisamente lasciando l’iniziativa agli ospiti, diventando imprecisa nei passaggi, risultando clamorosamente slegata tra i reparti, lasciando troppo facilmente che tutti i suoi lanci siano costantemente preda dei difensori trentini. E, ciò che è peggio, subendo goal su un proprio errore difensivo. Poche, realmente pochissime le occasioni create, ancora meno quelle tentate, nemmeno una nello specchio della porta. Discreta la prestazione dei nuovi, specie quelle di Anzolin, veloce nelle ripartenza (la sua prestazione è però macchiata dall’errore costato il goal ospite), Correia, una diga davanti alla difesa, Redan, discreta spalla in attacco ed El Azrak, uno fra i più propositivi. Rimane il solito, atavico problema in fase conclusiva: Lescano non ha alternative, una volta battezzato dai difensori non esce dalla rete creata attorno a lui. Certo, l’attenuante è costituita dal dover creare una squadra con cosí tanti nuovi arrivi (peraltro in buona parte indisponibili, con alternative molto ridotte in panchina perlomeno all’esordio), e dalla difficoltà fisica una volta che la squadra è rimasta in 10, però Tesser dovrà affrettare i tempi di assemblaggio perché il campionato non starà lì ad aspettare la nuova Unione americana.

Non resta che rimboccarsi le maniche e non abbattersi, cercando di inserire al più presto i tre ultimi acquisti.

La cronaca

La Triestina parte con grande decisione, pressa l’avversaria, è determinata su ogni pallone. Spiccano da subito le doti fisiche ed atletiche dei nuovi arrivati Redan e Correia. Al 16′ l’incursione di Anzolin, che recupera un pallone a metà campo ed arriva di gran carriera in mezzo all’area, senza riuscire a concludere pericolosamente, mostra le sue doti da “motorino” che ne avevano caratterizzato la stagione alla Juventus. Con il passare dei minuti la verve alabarda tende a scemare, così come la precisione nei passaggi. Il Trento attorno al ventesimo minuto comincia a far salire il baricentro del suo gioco, arrivando a due tentativi consecutivi che Matosevic è costretto a deviare in angolo. Triestina in difficoltà per la pressione di ospiti sempre più, aggressivi, che però si limitano a tentare perlopiù conclusioni velleitarie da lontano che si spengono alte in curva. Al 33′ Triestina per la prima volta veramente pericolosa: Redan entra pericolosamente in area, arriva sul fondo da pochi metri decentrato rispetto al palo destro mette in mezzo un assist rasoterra che però viene intercettato in extremis dalla difesa. Ora però è il Trento a fare la partita, con l’Unione a difendersi e cercare di ripartire. Il primo tempo si chiude con un tentativo della Triestina nato da un cross dalla fascia destra di Germano, che viene deviato e ribattuto in area fino alla conclusione di Struna che viene murato dalla difesa trentina.

Secondo tempo che inizia in salita per l’Unione: ingenuità di Pierobon che viene espulso per doppia ammonizione, Tesser corre ai ripari sostituendo El Azrak con Celeghin. All’11’ un cross di Attys apparentemente innocuo viene sfiorato da attaccanti trentini e difensori triestini, finendo sul fondo a pochi centimetri dal palo destro difeso da Matosevic. L’Unione soffre maledettamente un Trento che sente l’odore del sangue e vuole approfittare della superiorità numerica: non riesce a completare passaggi, raramente riesce a ripartire, tutti i suoi lanci sono facile preda dei difensori ospiti. Al 22′ la Triestina confeziona la prima vera grande occasione da goal: una punizione dalla sinistra di Anzolin viene raccolta di testa da Lescano al limite dell’area piccola, ma il pallone sfiora la traversa spegnendosi ul fondo. Al 25′ arriva, inevitabile, il vantaggio del Trento: Sangalli raccoglie un maldestro rinvio corto di Anzolin, l’attaccante ospite ferma il pallone spiovente di destro e tira di sinistro di controbalzo confezionando un bolide che si infila a fil di palo sulla destra di Matosevic. La Triestina sbanda pericolosamente, con gli ospiti che sfiorano il raddoppio a ripetizione. Al 42′ si ristabilisce la parità numerica per l’espulsione di Di Cosmo per doppia ammonizione. Il forcing finale dell’Unione è generoso ma totalmente inconcludente. Si inizia mestamente come si era chiuso nella passata stagione.

I RISULTATI
Atalanta U23-Virtus Verona 2-3
Legnago-Arzignano 4-0
Pro Patria-Giana Erminio 1-2
Alessandria-Novara 0-0
Fiorenzuola-Renate 0-1
Vicenza-Albinoleffe 0-0
Mantova-Padova 1-1
Pergolettese-Pro Sesto 5-2
Pro Vercelli-Lumezzane 4-1
Triestina-Trento 0-1


LA CLASSIFICA
Pergolettese, Legnago, Pro Vercelli, Virtus Verona, Giana Erminio, Renate e Trento punti 3;
Mantova, Padova, Vicenza, Albinoleffe, Novara, Alessandria 1;
Atalanta U23, Pro Sesto, Pro Patria, Lumezzane, Triestina, Fiorenzuola, Arzignano 0.


IL PROSSIMO TURNO (10/9; (18.30)
Giana Erminio-Vicenza (16.15)
Lumezzane-Pergolettese (16.15)
Virtus Verona-Alessandria (16.15)
Albinoleffe-Triestina
Arzignano-Mantova
Novara-Pro Patria
Pro Sesto-Fiorenzuola
Renate-Pro Vercelli
Trento-Atalanta U23
Padova-Legnago (20.45)