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Unione nel dramma, al Rocco banchetta anche il Lecco

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Triestina-Lecco 1-2 (3′ Pinzauti (L), 18′ Ganz (T), 66′ Girelli (L))

Triestina: Mastrantonio, Gori, Pezzella (35′ pt Furlan, 39′ st Ghislandi), Ganz, Ciofani, Minesso (27′ st Adorante), Lollo, Rocchi, Sabbione, Sarzi Puttini (27′ Rocchetti), Felici. All. Pavanel

Lecco: Melgrati, Celjak, Enrici, Giudici, Battistini, Mandonado (1′ st Lakti), Pinzauti, Ilari, Lepore (10′ st Zambataro), Zucconi (1′ st Galli), Buso. All. Foschi

Arbitro: Monaldi di Macerata. Assistenti: Belsanti di Bari e Pascali di Bologna

Nuovo rovescio casalingo in questo surreale campionato alabardato: davanti a pochi intimi la squadra di Pavanel ci prova, ma la qualità continua ad essere quella che ha dimostrato di essere finora. I rossoalabardati sbandano fin dai primi istanti, e subiscono, totalmente inerti, un goal in avvio che determinerà l’intero andamento della partita. Il Lecco, per la verità, si limita al suo compitino, costruisce poco ma controlla con estrema facilità tutti i tentativi alabardati dalla tre quarti in su. L’Unione in effetti non è mai realmente pericolosa tranne nell’occasione del goal del pareggio, e quando si costruisce così poco si pagano carissimi gli errori difensivi, che continuano ad arrivare copiosi. Entrambi i goal degli ospiti, infatti, sono originati da una difesa che permane in stato confusionale: svarioni o amnesie che puntualmente vanificano un atteggiamento che tuttavia non si può definire rinunciatario, anzi. Proprio contro il Lecco, dopo il pareggio di Ganz, gli alabardati alzano il baricentro, ci provano con generosità sebbene con pochissimo profitto. Ma questa squadra ha dimostrato in tutte e quindici le partite disputate che quando è sotto pressione, subisce goal, va in svantaggio, crolla anche dal punto di vista emotivo, sbagliando anche fondamentali basilari che sarebbero nelle sue corde. La partita contro i lariani non fa eccezione: immediatamente dopo il goal del raddoppio di Girelli rischia il cappotto regalando uno shootout che Pinzaudi fallisce forse sorpreso da tanta generosità. Da quel momento in poi, con venti minuti per cercare di raddrizzare la situazione, l’Unione letteralmente si spegne, perde incisività e convinzione, viene controllata dagli ospiti con irridente facilità. Certamente ora l’ambiente, tifosi e stampa, iniziano ad essere invasivi, del resto la classifica è la peggiore dagli anni ’70. E’ plausibile e giustificabile una certa ansia da prestazione, dal momento che da ora in poi la conquista di ogni singolo punto potrebbe rivelarsi vitale. Ma non è più accettabile che professionisti che nel recente passato hanno dimostrato di essere dei vincenti, di possedere qualità tecniche eccelse, o di essere considerati prospetti dal futuro luminoso ne siano travolti in questo modo. Al termine della gara persino i fischi e la flebile contestazione sono più rassegnati, quasi dovuti, che convinti.

Mercoledì è in programma la trasferta sul campo del Piacenza, unica squadra rimasta alle spalle degli alabardati, ora penultimi da soli con la miseria di 11 punti in carniere. Pavanel dovrà quasi certamente fare a meno di Pezzella e Furlan, usciti entrambi per infortuni muscolari, e saranno assenze di non poco conto. Ma al di là di chi scenderà in campo, non è nemmeno necessario rilevare l’importanza dei tre punti in palio.

Primo tempo

Dopo neanche un minuto il Lecco sfiora il goal con una sortita in area sulla destra di Buso, sventato da un doppio miracolo di Mastrantonio. Lecco che comunque passa un minuto dopo: Pinzauti è totalmente libero di avanzare sulla trequarti leggermente spostato sulla sinistra, vede Mastrangelo leggermente fuori dai pali ed è lasciato tirare a porta praticamente sguarnita. 0-1, Lecco in vantaggio con un goal figlio puntuale del momento di totale confusione alabardata. Al 18′ la Triestina, improvvisamente, pareggia: punizione dalla tre quarti calciata da Pezzella, colpo di testa di Gori che fa da sponda verso Ganz, che raccoglie il pallone nella mischia e trova il pertugio per metterlo alle spalle di Melgrati nell’angolo alla sua destra. Al 31′ il Lecco sfiora il raddoppio: azione che si sviluppa sulla sinistra, da dove Enrici riesce a far partire un cross che attraversa l’area e viene raccolto al volo da Lepore sul vertice destro dell’area piccola. Pallone intercettato d’istinto di piede da Mastrantonio che con un miracolo riesce a deviare in corner. Al 35′ si infortuna Pezzella, che è costretto a lasciare il campo, sostituito da Furlan. 40′: la Triestina protesta per un tocco di mano in area di un difensore del Lecco, ma il braccio sembra attaccato al corpo, ed in ogni caso Monaldi non ritiene di concedere il penalty.

Secondo tempo

Al 51′ doppia occasione per la Triestina: Felici entra in area dalla sinistra e riesce a concludere da pochi metri, melgrati respinge. Sulla ribattuta, tentativo al volo da lontano di Sarzi Puttini che si spegne molto alto sulla traversa. Al 57′ Triestina vicinissima al raddoppio: una punizione dal lato corto dell’area viene respinta dal portiere Melgrati e viene raccolta di testa da Minesso, che conclude a colpo sicuro. Palla respinta sulla linea porta in spaccata da un difensore. Al 66′ arriva improvviso il raddoppio del Lecco: sugli sviluppi di un corner ribattuto dalla difesa, la palla torna in area e viene appena deviato in mischia da Girelli alle spalle di Mastrantonio. Un minuto dopo il Lecco si divora il tris: Sabbione regala il pallone a Pinzaudi mettendolo da solo davanti al portiere. L’attaccante lombardo, però, sfiora il palo alla destra di Mastrantonio mettendola sul fondo.