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Upgrade clamoroso: aggregato anche Michele Ruzzier

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Fine del tormentone estivo. Michele Ruzzier rimane a casa sua: una volta tramontate le legittime speranze di allenarsi alla corte di Ettore Messina, sceglie di riprendere per mano la squadra biancorossa, quella che non certo a causa delle sue prestazioni aveva concluso in modo drammatico la passata stagione, per tentare di riportarla da subito dove le compete. Non è necessario elencare le tappe della prestigiosa storia cestistica di questo figlio della città, le sue esperienze ai massimi livelli, la sua motivazione nel tornare a Trieste nel dicembre scorso lasciando il ritiro dorato della Virtus Bologna. Ciò che più conta ora è constatare come otto decimi della squadra allestita da Michael Arcieri l’anno scorso giocava in Serie A. Come cinque italiani abbiano deciso di reagire al risultato nefasto di metà maggio accettando di giocare in una categoria inferiore rispetto a quella alla quale avrebbero probabilmente potuto ambire, donando a Jamion Christian quell’esperienza e quella coesione di gruppo già maturata che altrimenti avrebbe (da neofita) dovuto ricreare da zero. Come due giocatori dalla clamorosa esperienza in Serie A abbiano sposato con entusiasmo il progetto di CSG ritenendolo attraente, sostenibile e futuribile. Come uno dei più promettenti allenatori statunitensi a livello universitario abbia accettato di fare altrettanto. Trieste si ritrova ora un gruppo di italiani che fa invidia ad almeno metà delle squadre di Serie A, con un pacchetto di esterni che nessuno in A2 può avvicinare, nemmeno le attrezzatissime Trapani, Udine o Verona. Le incognite ci sono e rimangono numerose, ma i presupposti sono indubbiamente ambiziosi.

Con la firma di Michele Ruzzier Trieste imbocca senza indugio la strada che la porta ad essere una delle squadre da battere in A2, quella che tutti vorranno affrontare con il coltello fra i denti, quella il cui scalpo varrebbe di per sé stesso come un trofeo. A breve arriverà anche l’annuncio del “4” americano, ma una proprietà USA, con il GM americano così come il coach, sono già una garanzia di scelte affidabili in quel senso. 

La palla, ora, passa interamente nelle mani della città e dei suoi tifosi: una campagna abbonamenti accolta tiepidamente, se non con aperta ostilità, ora non ha motivo di essere snobbata. La società ha indubbiamente fatto il suo. Ora tocca a Trieste dimostrare di meritare un progetto ambizioso, al di là di prezzi, riduzioni per i vecchi abbonati e mancate migliorie varie. 

“Quello di oggi è un altro annuncio molto importante per il biancorosso in vista della prossima stagione. Michele, come è stato per tutta la sua carriera, sarà fondamentale per le prestazioni della nostra squadra. È un playmaker d’élite con doti innate per la creazione del gioco. Le sue abilità nel controllare il ritmo, guidare la fase offensiva sia nelle transizioni che nei possessi in attacco e creare opportunità per i suoi compagni di squadra, sono straordinarie. Rende migliori tutti quelli che sono intorno a lui. Il suo stile di leadership discreto, ma deciso ispira fiducia e regala a coach Christian un “allenatore sul campo” aggiuntivo. Siamo entusiasti di avere Michele di nuovo con noi e lo accogliamo calorosamente insieme alla sua famiglia, a casa”.

Michael Arcieri