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Volley Club: Cobolli chiusa, attività a rischio

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Gli spazi alternativi che sarebbero stati trovati per dare una risposta temporanea alle esigenze del nostro sodalizio durante la chiusura della palestra Cobolli sono del tutto inadeguati, non solo in termini numerici ma soprattutto per quanto riguarda gli orari, inadatti a svolgere attività giovanile”.
Ad affermarlo in direttore sportivo del Volley Club Trieste, Andrea Stefini, a seguito di quanto riportato dalla stampa sugli esiti della riunione di ieri della Commissione palestre.
Due in particolare gli aspetti evidenziati da Stefini. “Le nostre compagini principali, serie C maschile e serie D femminile, per le quali è obbligatoria la presenza del pubblico, saranno costrette a disputare gli incontri casalinghi in un impianto dove non potremo mai allenarci. Di fatto equivale quasi a giocare in trasferta ogni gara tra le mura amiche. Parallelamente dovremo giocare tutti gli altri tornei, ben otto tra categorie e giovanili, in palestre minori dove il pubblico non potrà entrare: nessuna possibilità per genitori, nonni, amici, …”.
“Ma il problema più grave riguarda l’attività giovanile”, incalza Stefini, sottolineando di aver già espresso le proprie preoccupazioni al presidente territoriale Paolo Manià.
“Ci risulta non solo che non avremo a disposizione tutti i turni di allenamento degli anni passati ma addirittura che non ci sia stato assegnato nessuno turno con inizio alle ore 18 e pochi siano quelli con inizio alle ore 19.00. Da quello che abbiamo capito ci sarebbero stati attribuiti prevalentemente turni di allenamento in palestre minori in orario dalle 21.00 alle 23.00. Un orario che non può andare bene per atleti minorenni che il giorno dopo devono andare a scuola”.
“E’ un paradosso che questo accada a una società come il Volley Club che nella scorsa stagione – ricorda ancora il ds – ha ottenuto il riconoscimento del marchio di qualità argento per l’attività giovanile, unica sul territorio triestino, che ci ha posto tra le migliori società della nazione. Qualche giovane atleta purtroppo ha già annunciato di non essere disponibile ad allenamenti in quegli orari e stiamo ricevendo richieste di chiarimento da parte di genitori, comprensibilmente preoccupati di una situazione che si poteva evitare, avviando prima i lavori alla Cobolli in modo da completarli entro l’inizio della attuale stagione, come abbiamo più volte sottolineato a partire dallo scorso marzo”.
“Stiamo cercando – conclude Stefini – ulteriori spazi alternativi in strutture private ma non siamo al momento sicuri che qualcosa si possa trovare. Per cui auspichiamo che la Commissione palestre riesamini tutta la questione per trovare soluzioni autenticamente alternative, e quindi obiettivamente accettabili, in modo da non far ricadere quasi unicamente sul Volley Club Trieste le conseguenze della chiusura della palestra Cobolli”.

Credit by Volley Club Trieste