Dopo quello di Da Ros, arriva un altro addio pesante nel gruppo storico della Pallacanestro Trieste, quello che ha accompagnato il club dai tempi della mediocrità in A2 attraverso trionfi e promozioni e tre stagioni consecutive in serie A.
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Andrea Coronica lo ha annunciato con un lungo post sui social, nel quale ripercorre la sua più che ventennale militanza in biancorosso, le gioie ed i dolori, l’attaccamento alla maglia della sua città, l’orgoglio per averla potuta indossare così a lungo da capitano. L’importanza di Andrea va ben oltre il suo impiego sul campo, divenuto minimo nelle ultime stagioni. Il suo costante impegno, la serietà, le sue capacità motivazionali e di leadership lo hanno unanimemente reso uno degli elementi fondamentali in ogni roster di cui ha fatto parte. Se poi ci si aggiunge il coraggio e gli attributi buttati sul parquet in ognuno dei secondi in cui il suo apporto è stato richiesto, con una abnegazione difensiva sempre oltre i limiti, ed una attitudine al sacrificio in attacco che gli ha sempre fatto colmare gap fisici e tecnici nei confronti degli avversari, si può comprendere come la società abbia investito così tante stagioni su di lui, assegnandogli anche le insegne di capitano. La sua etica del lavoro e lo spirito che lo ha portato a sacrificare i vantaggi personali sull’altare del bene collettivo, e soprattutto il viscerale attaccamento alla maglia, spesso esibito in modo anche plateale, rende il suo ruolo difficilmente sostituibile.
Non è chiaro se verrà coinvolto dalla società in un ruolo diverso o se proverà a continuare altrove la sua carriera cestistica (si è sussurrato di un interessamento della Falconstar Monfalcone in B dove raggiungerebbe coach Matteo Praticò), qualunque sia la sua scelta si stanno comunque moltiplicando sui social le attestazioni unanimi di stima e ringraziamento da parte di tutto il mondo cestistico cittadino.
Questo il post su Facebook apparso ieri sul suo profilo:
Dopo più di 20 anni, l’anno prossimo non sarò più un giocatore della Pallacanestro Trieste. Dal 2009 ad oggi, però, ho potuto realizzare tutti i miei sogni:
-Giocare una partita in prima squadra
-Vedere il PalaTrieste tornare pieno
-Diventare capitano della squadra della mia città
-Riportare Trieste nel campionato che merita ed alzare, non una, ma 2 coppe, con questa maglia
Ricordo ogni singola presenza. B2, B1, A2 o A1 non fa differenza. Ho sentito questa maglia addosso come fosse una seconda pelle, provando ad onorarla in ogni momento, in campo e fuori, con tutti i miei limiti e difetti. Ho provato ad essere un buon compagno di squadra, al servizio degli altri, per farli sentire, come me, a casa. Purtroppo, a volte, nemmeno le storie d’amore più lunghe e passionali durano per sempre. Mi aspettano nuove avventure, cestistiche e professionali, dove spero di riuscire a coinvolgere la mia famiglia biancorossa. Ci sono tante persone che devo ringraziare, troppe per citarle tutte in un post, quindi spero di poterlo fare un giorno davanti a tutti voi! Per sempre vostro, Capitan Corazza
Andrea Coronica
Sul fronte del roster, ancora nessuna notizia sulle intenzioni dell’altro “core della città” Daniele Cavaliero (la sensazione è quella che possa continuare almeno un altra stagione), mentre continua la caccia agli ultimi due stranieri da inserire nei “10”. Ci sono trattative piuttosto avanzate per portare a Trieste un playmaker americano di buon livello, la situazione potrebbe sbloccarsi a brevissimo.
Intanto, la società fa sapere che l’intervento di pulizia del tendine d’Achille cui è stato sottoposto ieri Luca Campogrande è perfettamente riuscito, e che il giocatore potrà iniziare immediatamente le terapie riabilitative che, nelle migliori previsioni, potrebbero riportarlo in campo in un paio di mesi.