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Azzurra Volley: a lezione di riforma

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Approfittando della “quasi pausa” dei campionati Azzurra Volley ha deciso, nell’ottica di una totale trasparenza, di illustrare alle proprie tesserate e alle loro famiglie la Nuova Riforma dei Tesseramenti approvata dal Consiglio Federale della Fipav e che si può considerare già in vigore in questa stagione.

Una riforma che rappresenta in cambio epocale e che è stata adottata su spinta delle istituzioni europee e nazionali per parificare la pallavolo a quanto avviene negli altri sport e negli altri paesi con l’abolizione del cosiddetto “vincolo sportivo”.

In sintesi il tesseramento di un atleta avrà d’ora in poi durata annuale e il tesserato (o se minorenne i genitori dello stesso) potrà dare una specie di disdetta alla Società inviandole una mail PEC entro il 31 marzo, potendo così ritesserarsi con una Società qualsiasi a partire dal 1 luglio. In caso di mancato invio della PEC il tesseramento si rinnova in automatico e ogni eventuale passaggio di atleti da una Società ad un altra deve avvenire con l’assenso delle parti coinvolte.

In tutti i casi alla Società cedente verrà riconosciuto un cosiddetto Premio di Compensazione che parte da una base di 400 euro a salire con  una serie di parametri che variano a seconda dei campionati a cui l’atleta ha partecipato.   

Avendo tra l’altro notato che nell’ambiente pallavolistico la cosa sta passando sotto un certo silenzio, Azzurra Volley ha fortemente voluto rendere partecipi tutte le tesserate di questo nuovo meccanismo non volendo in alcun modo nascondere la possibilità di liberarsi automaticamente a fine stagione.

Nel corso della discussione è emersa la preoccupazione che l’entità del Premio di Compensazione possa essere di ostacolo ad eventuali trasferimenti, preoccupazione condivisa anche dai dirigenti di Azzurra che hanno comunque precisato che l’entità del Premio può “teoricamente” essere concordata tra le parti e che la corresponsione del Premio non blocca il ritesseramento dell’atleta con la nuova Società. Una trattativa di carattere finanziario richiede come sempre molta buona volontà e molti si sono chiesti se tra le Società triestine ci sarà questo tipo di comprensione………chi vivrà vedrà