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Fumata grigia sul passaggio della proprietà della Pallacanestro Trieste

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Questo il comunicato della Società al termine dell’assemblea dei soci durante la quale il presidente Mario Ghiacci ha illustrato le manifestazioni d’interesse (a quanto pare non ancora formalizzate) per l’acquisto delle quote della Pallacanestro Trieste Srl:

“Nel corso dell’assemblea dei soci svoltasi questo pomeriggio, il Consiglio di Amministrazione ha informato di aver ricevuto più offerte di acquisizione di quote della Pallacanestro Trieste 2004. Si tratta di cordate e di potenziali investitori, che hanno manifestato con tempi e modalità diversi il proprio interesse ad acquisire la maggioranza della società con l’obiettivo di rinforzarla e consolidarla a partire dalla prossima stagione.

L’impegno della compagine sociale è stato quello di dare solidità e traghettare la Pallacanestro Trieste dalla situazione compromessa e complessa in cui si era trovata dopo l’uscita della precedente proprietà verso un futuro di sviluppo e crescita. Sono stati raggiunti importanti risultati sportivi, ed è stata superata la fase Covid. Grazie all’impegno di Allianz e a una gestione estremamente oculata e improntata al risultato sportivo, oggi la società si consolida sul mercato con un bilancio in attivo, una buona performance sportiva e un aumentato valore del proprio marchio.

Il consiglio di amministrazione ha specificato oggi all’Assemblea dei Soci che le offerte pervenute sono tutte attualmente in fase di analisi e non risultano ancora formalizzate nei dettagli sul piano dei valori economici e delle tecnicalità relative a possibili cessioni di quote o aumenti di capitale. “Il nostro obiettivo – hanno confermato in maniera unanime i partecipanti all’Assemblea – è quello di dare, anche con l’ingresso di nuovi soci, il futuro più solido possibile alla società, un orizzonte temporale lungo e ulteriore linfa ed entusiasmo, capaci di accrescere il ruolo della Pallacanestro Trieste in chiave territoriale, nazionale e internazionale.”

In altre parole, la novità rispetto alle indiscrezioni della vigilia è la presenza di più cordate interessate ad entrare seriamente nella compagine sociale, e dunque non solamente di quella costituita da una gruppo del settore edile/immobiliare/impiantistica di cui riferivamo nella giornata di ieri. Gli attuali soci non si opporrebbero né all’entrata di nuovi investitori né alla cessione delle proprie quote, se e quando le offerte pervenute dovessero venire formalizzate con un contenuto economico ritenuto congruo alla luce del valore del club, decisamente più alto rispetto a quello immediatamente successivo all’uscita di Alma con relativo abbattimento del capitale. Ora la palla passa alle cordate interessate, che dovranno farsi avanti con le offerte concrete ed un business plan credibile nel medio lungo periodo.