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La prova del nove

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Ricordate la prova del nove? Beh, dobbiamo andare un po’ indietro negli anni, quando a scuola si usava, più o meno, il calamaio con l’inchiostro: passata di moda per l’incombenza degli strumenti elettronici, meno fallaci della stessa prova con carta e matita, è rimasto ancora il concetto, quello di verifica che poteva dare sulle operazioni matematiche una certa sicurezza, anche se non l’infallibilità assoluta.

Cristian Bucchi


Beh, stavolta, ritiriamola fuori questa prova del npove e leghiamola al cammino della Triestina visto che in meno di una settimana, dopo le delusioni di inizio stagione, è stata capace di girar pagina con delle prove di una certa consistenza sulle possibilità di questa squadra riassortita in scadenza di mercato con volti nuovi che sembrano adatti alla categoria ma, soprattutto, piuttosto decisi in campo a farsi valere.

Ma la prova del nove? Beh, dopo i sei punti messi in classifica, risalendo tante posizioni, ecco che c’è la possibilità – per carità, tutta da conquistare sul campo – di arrivare a…nove. Facciamola, insomma, questa prova che, una volta realizzata, ridarebbe quasi definitivamente un volto nuovo alla squadra di Cristian Bucchi, rimettendola in corsa per posizioni consone in graduatoria e rendendola capace anche di guardare con buone possibilità al recupero nei confronti di chi adesso corre parecchio. Magari in attesa di quegli scontri diretti che permettono di guadagnare il doppio.
Il campionato è ancora lunghissimo, quindi di tempo ne abbiamo per le verifiche ancora più probanti dell’antica “prova del nove” che, comunque, una prima validità immediata ce l’ha ancora.

Sotto con l’Albinoleffe, allora, per rincorrere nuovi obiettivi: la visita dei seriani arriva in un momento di opposto morale. La squadra del mister Marcolini (nella foto a destra) nella partita infrasettimanale ha visto interrotta la serie positiva iniziata al via del campionata e corroborata pure dai successi in Coppa con il Lecco e la Pro Vercelli: Pro Patria, Fiorenzuola, Mantova e Giana Erminio hanno alzato bandiera bianca mentre il Sudtirol aveva costretto i seriani al pareggio. Curriculum di tutto rispetto, insomma, condito da sette gol all’attivo e solamente tre al passivo. Attenzione a Manconi, a segno già quattro volte (Galeandro, Cori e Ravasio gli altri marcatori), mentre Saltarelli, Borghini e Gusu sono i difensori più assidui (da seguire Ntube provenienza Inter) con come Giorgione, Gelli e Nichetti i più presenti a centrocampo.
Avversari con la voglia di rifarsi, quindi, e tanto per tornare in assetto, come prima cosa baderanno a non scoprirsi molto e cercare le ripartenze piuttosto che cercare di fare la partita.

Francesco Rapisarda

Ma più che gli altri, la Triestina – se pensiamo al passato – deve avere paura di ricadere in antichi errori di approssimazione e di disattenzione: ce ne sono ancora da limare come quello svarione in apertura di partita con la Pro Sesto, risolto dalla furiosa rincorsa di Ligi, che avrebbe potuto cambiare la storia dell’incontro. Confermatissimo il modulo, Bucchi deve decidere sugli interpreti e potrà farlo solo all’ultimo momento, tenendo conto, ancora una volta, degli infortuni e dei disponibili, cui si è aggiunta una squalifica, oltre a quella del mister, in cui è incappato Iotti: per entrambi , è stata la lingua a “tradire”…: il mister dovrà guidare da lontano (in panca il suo vice Savini), Iotti saltare le due prossime ed è un peccato visto il dinamismo e la continuità che ci aveva messo.

Infortuni e indisponibilità, però, talvolta possono spingere anche a provare qualche nuova soluzione. Per esempio, Lopez potrebbe ritrovare il suo ruolo in fascia sinistra lanciando una difesa a tre davanti a Martinez (in questo momento preferito ad Offredi) composta da tre centrali di ruolo: Negro, Volta e Ligi, con il supporto eventuale di Capela, sembrano ben amalgamati e anche adatti a quegli anticipi di testa in area che spesso sono costati guai per la retroguardia.


Rapisarda è in gran forma sulla fascia destra, Giorno si è impadronito del ruolo di organizzatore del centrocampo, Crimi dovrebbe tornare dal primo minuto ma c’è anche Procaccio, rilanciato dal suo gol da tre punti. Il dubbio riguarda Galazzi, preso di mira dagli avversari e dolorante per i colpi: la sua presenza ha portato brillantezza e imprevedibilità alle azioni alabardate, sarebbe un peccato non potesse giocare. Restano da scegliere le due punte: Trotta, utile a far salire la squadra e De Luca, veloce e deciso, abile in area, cui si può solo imputare troppa permalosità agonistica per cui qualche volta rischia con gli arbitri, sono i favoriti mentre Di Massimo è il primo ricambio.
Fischio d’inizio alle 14.30 ad opera di Canci di Carrara.

IL PROGRAMMA (3/10; 14.30)

Feralpisalò-Pro Sesto
Fiorenzuola-Lecco
Giana Erminio-Legnago
Mantova-JuventusU23
Padova-Seregno
Pergolettese-Piacenza

Pro Patria-Virtus Vecomp
Pro Vercelli-Sudtirol
Renate-Trento
Triestina-Albinoleffe

LA CLASSIFICA

Padova punti 18
Pro Vercelli 14;
Albinoleffe e Sudtirol 13;
Lecco 12;

Feralpisalò e Renate 10
Trento 9;

Triestina 8;
Seregno, Mantova, Piacenza e Giana Erminio 7;
JuventusU23 6;
Fiorenzuola 5;
Pergolettese, Virtus Vecomp e Pro Patria 4;
Legnago 2;
Pro Sesto 1.

PROSSIMO TURNO (10/10; 14.30)

Lecco-Padova (9/10; 17.30)
Pro Vercelli-Feralpisalò (9/10; 17.30)
Albinoleffe-Renate
Legnago-Pergolettese
Piacenza-Juventus U23
Pro Sesto-Pro Patria
Seregno-Mantova
Sudtirol-Giana Erminio
Trento-Fiorenzuola
Virtus Vecomp-Triestina