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Pallacanestro Trieste: il “Consorzio” resta garante di triestinità

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Poche ore dopo il closing che fa della PallTS una società a Stelle e Strisce, arriva il comunicato con il quale Trieste Basket conferma il suo impegno

Nell’ubriacatura di notizie relative all’entrata della nuova proprietà americana, rimane sotto traccia il rovescio della medaglia: se il 90% delle quote passa di mano, il rimanente 10% non smobilita, ed anzi conferma il suo ruolo di garante della triestinità in una compagine sociale che altrimenti della città avrebbe solo il nome sul logo, ottenendo la presenza di un suo rappresentante nel nuovo consiglio di amministrazione. Si realizza così proprio quanto da noi auspicato poco prima dell’annuncio del closing (in questo articolo), e cioè una presa d’impegno da parte di buona parte dell’imprenditoria sana giuliana, di continuare a promuovere la sua mission, sostenendo la pallacanestro a Trieste e costituendo una sorta di rete di salvataggio nel caso di un possibile, non auspicato e sperabilmente molto futuro disimpegno di CSGI. Naturalmente, nel giorno dell’insediamento dei nuovi soci, persone giovani ma altamente specializzate in una delle migliori business schools del mondo, che portano una vision ed un senso di progettualità che quasi mai si sono viste in ambito sportivo a Trieste, è giusto celebrare un evento epocale per la pallacanestro nostrana, che apre a potenziali sviluppi anche clamorosi verso l’Europa. Dare il giusto peso ad un evento apparentemente minore, come la sopravvivenza del Consorzio, è però altrettanto doveroso.

Ecco il comunicato di Trieste Basket Srl, il “consorzio”, emesso subito dopo il closing a Milano: