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Patatrac

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VICENZA-TRIESTINA 4-0
MARCATORI: pt 9′ Ronaldo (rig.), 32′ Rolfini, 34′ Greco; st 44′ Stoppa.
VICENZA: Confente, Ierardi, Pasini, Sandon, Valietti, Ronaldo, Cavion (st 23′ Cataldi), Greco (st 23′ Bellich), Rolfini (st 13′ Busatto), Giacomelli (st 13′ Stoppa), Ferrari (st 43′ Alessio). All. Modesto.
TRIESTINA: Pisseri, Ghisland (st 1′ Ganz)i, Di Gennqaro, Rocchi, Ciofani, Paganini (pt 36′ Sabbione), Gori (st 1′ Adorante), Lollo, Furlan, Felici (st 1′ Rocchetti), Minesso (st 39′ Iacovoni). All. Pavanel
ARBITRO: Costanza di Agrigento.
NOTE. Ammoniti Cavion, Rocchi, Pasini, Minesso, Bellich.

Tonfo avvilente della Triestina a Vicenza: quattro sberle da cui non sarà facile riaversi, soprattutto per Pavanel che cerca disperatamente di dare un perchè alla squadra ma non ottiene nessuna risposta. Se qualcosa si era visto nel primo tempo contro il Renate, da Vicenza possono arrivare solamente considerazioni negative, quasi disperate, sulla condizione di questi giocatori che vanno in campo senza un filo logico, che perdono la cognizione del gioco commettendo errori di una banalità spaventosa e, ovviamente, non sono poi in grado di rimediarvi. Certo, il Vicenza è una buona squadra ma non ne facciamo un mito: ha avuto i suoi problemi e adesso ne è uscita grazie ad una Triestina impietosamente scarsa, degna della sua classifica che, al momento, appare ben difficilmente rimediabile. Si fa fatica a salvare qualcuno dal marasma: Pisseri che prende quattro gol, ma fondamentalmente non poteva farci nulla, Lollo che buttato nella mischia per l’indisposto Pezzella, lotta almeno per gran parte della gara, Ganz che subentra, cerca qualche spunto, ma non ha certo collaborazione dai compagni tra i quali spicca per completa assenza Minesso. Al peggio, si dice, non c’è mai fine e decisamente questa Triestina, priva di lucidità mentale e, a questo punto, di capacità individuali, praticamente scomparse anche dal “curriculum” di tutti i suoi giocatori, rischia di sprofondare nel buio più assoluto ancora del tunnel senza fine in cui si è cacciata.
Fermiamoci al commento della partita: ora la società deve cercare di capire i perchè di questo momento e, magari, raccontarcelo perchè, francamente, è difficile anche solo cercare di immaginarlo.
Partita appena finita da poco, vien da chiedersi anche se Massimo Pavanel non sia già stufo di questa esperienza e della quasi impossibilità di trasformare questi giocatori in qualcosa che si chiami squadra.

Non restano che loro…

riestina in completo scuro, Vicenza con la maglia tradizionale: non c’è Pezzella nella lista di gara, colpito da un’indisposizione dell’ultimo momento ed il suo posto in campo lo prende Lollo. Ghislandi si schiera a sinistra, dall’altra parte Ciofani e di punta c’è Minesso, ex nella circostanza.
Passano meno di dieci minuti e la Triestina va sotto: Ferrari riceve al limite dell’area e di prima la manda sul netto per lo scatto di Rolfini che, per liberarsi, strattona Rocchi che, squilibrato, gli frana sopra mentre il vicentino puntava Pisseri. Per l’arbitro, nessuna esitazione, ammonizione dell’alabardato e Ronaldo può andare al dischetto. Finta, Pisseri vola sulla sua destra, il pallone s’insacca dall’altra parte.

La squadra di un arrabbiatissimo Pavanel, che protesta perchè nessuno ha visto il fallo di Rolfini prima del rigore, prova subito a reagire. Fallo su Paganini sulla trequarti, lunga battuta che arriva non lontano dall’area piccola di Confente dove Paganini salta altissimo e colpisce di testa, ma non riesce a schiacciare il pallone verso il basso e l’occasione resta solo pericolosa.

Sull’altro fronte, Ferrari, spalle alla porta, tocca indietro per la battuta di Giacomelli, con palla che va altissima sulla traversa di Pisseri.
Gioco spezzettato, in campo nessuno tira indietro la gamba, per cui ci sono molti interventi dell’arbitro e dei sanitari, con gli alabardati più a terra dei biancorossi di casa.
Pisseri deve improvvisarsi velocista per uscire a razzo fino al limite per anticipare lo scatto sul netto di Rolfini.
Lunga fase centrale del tempo costellata da falli su entrambi i fronti, ma appena si supera la mezzora, il Vicenza sfrutta ancora gli errori alabardati con un’azione fotocopia di quella del vantaggio : Ferrari, senza disturbi, va in verticale, verso l’area, nessuno lo chiude e, al limite, s’inventa un “cucchiaio” per lanciare nuovamente Rolfini che tagliava dentro: Rocchi in vantaggio s’incarta e non riesce ad intervenire sul pallone e l’attaccante biancorosso ringrazia per il raddoppio.
Non finisce l’agonia alabardata perchè passano due minuti appena quando un lungo taglio da destra di Giacomelli arriva sui piedi di Greco all’altezza del vertice dell’area che ha tutto il tempo di metterla giù, trotterellare senza opposizioni sulla riga bianca e far partire un destro a giro che fa volare invano Pisseri prima di finire la sua corsa vicino al palo lontano.

Mattia Felici

Situazione disarmante in casa alabardata, si infortuna Paganini sostituito da Sabbione, il Vicenza gioca sul velluto, non affonda nemmeno più di tanto. La squadra di Pavanel prova timidamente a far qualcosa: Lollo è il più combattivo, recupera qualche pallone e riesce a mettere in azione Felici che duetta con Ghislandi. Il difensore va sul fondo ma il suo passaggio dentro, alla ricerca di qualcuno in area – Minesso, ancora una volta, sembra non partecipare – , viene rinviato lontano.
Nei tanti minuti di recupero, ancora una possibilità per i padroni di casa: Greco, sulla sua fascia, mette palla a terra e punta l’area, si prende qualche centimetro di vantaggio, tanto quanto basta per riuscire a calciare vero Pisseri, ma stavolta il pallone finisce lontano dai pali.

Mentre i biancorossi di casa ritardano il ritorno in campo, Pavanel prova a cambiar tutto: escono Ghislandi, Gori e Felici sostituiti da Ganz, Adorante e Rocchetti. Baricentro spostato in avanti con Minesso dietro Adorante e Ganz, ma il problema e trovare il raccordo tra i centrocampisti ed il reparto avanzato.
Annotiamo la prima conclusione di piede verso la porta vicentina dopo una decina di minuti quando Ganz, in area, riesce a girarsi bene e cerca l’angolo lontano: Confente, però, è attento e riesce astendersi bene per mandarla lontano.
Il Vicenzanon si spreca ma si ritrova, grazie agli errori alabardati, a cercare anche il quarto gol: Ferrari, Busatto, Greco, Valietti hanno sul piede altre buome occasioni ma non ne approfittano.
Ganz cerca di darsi da fare in un paio d’occasioni ma sono iniziative sporadiche, frutto più che altro del rilassamento vicentino che permette agli alabardati di fare qualcosina.
Stoppa, sul finale di gara, prova a testare i riflessi di Pisseri con una girata dal limite e, all’ultimo minuto regolamentare confeziona il poker biancorosso: riceve palla fuori dall’area, aggira agevolmente di Gennaro e piazza la palla a mezz’altezza tra il volo di Pisseri ed il palo alla sua sinistra.
Finisce e non se ne vedeva davvero l’ora., con la squadra cha va a testa china sotto il settore occupato dai tifosi alabardati.

SERIE C
I RISULTATI
MANTOVA-FERALPISALO’ 0-0
PORDENONE-NOVARA 1-0
PRO PATRIA-JUVENTUS N.G. 0-1
PRO VERCELLI-PERGOLETTESE 1-1
RENATE-PRO SESTO 3-4
SANGIULIANO CITY-ARZIGNANO 1-2
VICENZA—RIESTINA 4-0
LECCO-PIACENZA 3-1
PADOVA-ALBINOLEFFE 2-2
TRENTO-VIRTUS VERONA 0-2

LA CLASSIFICA
PORDENONE PUNTI 29;
RENATE, LECCO, PRO SESTO, FERALPISALO’ 24;
NOVARA, VICENZA 23;
JUVENTUS N.G. 22;
ARZIGNANO 21;
PADOVA 20;
PERGOLETTESE 19;
PRO VERCELLI, PRO PATRIA 18;
SANGIULIANO CITY, ALBINOLEFFE 17;
MANTOVA 15;
TRENTO 13;
TRIESTINA 11;
VIRTUS VERONA 10;
PIACENZA 8;