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Sul campo della Virtus, partite sempre importanti

Tempo di lettura: 3 minuti

di Guerrino Bernardis

Dopo partite come quella con la Vis Pesaro, rituffarsi in campionato è una cosa non da poco. Già, perché a pensare al primo tempo alabardato si potrebbero snocciolare per l’ennesima volta tutti i vizi e le mancanze che questa squadra riesce ad evidenziare non al cospetto di formazioni di alto livello, bensì davanti a squadra di medio-bassa caratura che ha ritrovarsi in vantaggio di due gol a Trieste alla fine del primo tempo, probabilmente non pensano neanche nei sogni della notte prima. 

I festeggiamenti dopo il goal vittoria al 94′ contro la Vis Pesaro di mercoledì scorso

Poi, invece ci sono le emozioni a raffica che la ripresa ha donato: una squadra che Pillon, nell’intervallo, è riuscito a rovesciare a parole, facendola tornare coerente alla ultime prestazioni del periodo, anzi, addirittura entusiasmante, per il crescendo che è riuscita a interpretare fino a raggiungere lo scopo di “ribaltare” una situazione che alla vigilia non era certo ipotizzabile. 
Sarà colpa del turno infrasettimanale, che spesso porta a prestazioni incolori, sarà colpa di tutto quello che volete, ma gli ultimi tre punti sono entrati in casa alabardata in maniera davvero impossibile per i cuori deboli e veramente, sarebbe stato indimenticabile lo spettacolo se solo ci fossero stati gli spettatori al “Rocco”. 
Ma le partite devono venir archiviate in fretta perché il campionato corre sempre veloce e non c’è il tempo per farci sopra i fioretti del caso. Tanto che la cosa migliore sarebbe dimenticare subito quanto è successo contro i pesaresi, quasi cancellarlo, per non rischiare di sentirsi onnipotenti per risalire e risolvere al meglio ogni situazione. Tanto più quando alle porte c’è la trasferta veronese contro la Virtus Vecomp, partita che in passato ha sempre segnato, nel bene e nel male, il cammino alabardato: figuriamoci ora che la squadra di Luigi Fresco, padre padrone della società, attraversa uno dei migliori momenti della sua storia ed è in ottima posizione di classifica. 
Formazione sempre temibile in trasferta – all’andata finì 1-1 con pareggio, negli ultimi minuti di gioco, dopo il vantaggio di Litteri – ha raccolto lontano da casa 22 punti, qualcosa di più dei 18 casalinghi dove, però, non ha mai perso, mettendo a referto tre vittorie e nove pareggi. E’ in serie da otto partite con ben cinque successi e tre pareggi e l’ultima sconfitta risale all’ormai lontana fine di dicembre a San Benedetto. Per le statistiche, ultima vittoria casalinga a fine gennaio sull’Imolese. 
I numeri sembrano far pensare ad una squadra “da trasferta”, capace di difendersi bene e far male con le ripartenza, un po’ le caratteristiche che non piacciono agli alabardati che fanno fatica ad attaccare con efficacia l’area avversaria. Una trentina le reti segnate dai veronesi che le dividono tra diversi giocatori come Pittarello, top scorer con 7, l’ex Arma con una rete di meno, Danti con cinque e Mercandella con quattro. 

Nelle file veronesi il “sanluigino” Andrea Carlevaris, alla sua prima esperienza da professionista: non gioca moltissimo, fa molta panchina ma anche tantissima esperienza.
Dopo l’ubriacatura per come si è risolta la partita con Pesaro, Pillon avrà cercato di riportare la sua squadra con i piedi a terra: non era forse vera quella del primo tempo, era troppo incredibile quella che ha portato al successo. E siccome nei campionati, alla lunga vince la continuità e la coerenza, su questo piano deve aver condotto gli ultimi allenamenti. Con una novità, cioè che, per la trasferta a Verona, erano quasi tutti disponibili, il che è una bella notizia e permetterà al tecnico di effettuare le sue scelte con maggior tranquillità, magari dare riposo a qualcuno che era maggiormente sotto pressione, adeguare al meglio la squadra alle caratteristiche dei padroni di casa. 
Restano dei punti fissi come Offredi ed i due uomini di fascia, Lepore e Lopez, che hanno fatto fare un salto di qualità, soprattutto alla spinta offensiva senza mai concedere granchè agli attaccanti avversari. Torna disponibile Capela probabilmente a fianco del capitano Lambrughi, a meno che, viste le caratteristiche di Arma, Ligi potrebbe contrastarlo con doti analoghe. A centrocampo, Calvano e Giorico nemmeno si discutono, per il “terzo uomo” avanza la sua candidatura Rizzo che dovrebbe avere la meglio sull’appena rientrante Maracchi. Procaccio, visto che Petrella non è ancora abile, sarà dietro le punte che, con tutta probabilità saranno ancora Gomez e Mensah, ex Virtus, riservando a Litteri l’ingresso in corsa che, da quando è rientrato, ha fatto rima con il gol. 

IL PROGRAMMA (21/2) 

Vis Pesaro-Perugia (12.30) 
Arezzo-Matelica (15.00) 
Legnago-Gubbio (15.00) 
Modena-Sambenedettese (15.00) 
Virtus Vecomp-Triestina (15.00) 
Fermana-Imolese (17.30) 
Sudtirol-Padova (17.30) 
Mantova-A.J.Fano (20.30) 
Ravenna-Feralpisalò (22/2; 15.00) 
Cesena-Carpi (22/2; 21.00) 

LA CLASSIFICA 

Padova punti 53; Sudtirol 48; Modena 47; Perugia 46; Triestina 42; Virtus Vecomp 40; Feralpisalò, Sambenedettese, Cesena 38; Mantova 34; Matelica 33; Carpi 29; Fermana, Gubbio 27; Imolese 25; Vis Pesaro 23; Legnago 22; A.J.Fano 21; Ravenna 18; Arezzo 12. 

PROSSIMO TURNO (28/2) 

Gubbio-Vis Pesaro (27/2; 15.00) 
Imolese-Mantova (27/2; 15.00) 
Matelica-Virtus Vecomp (27/2; 15.00) 
Sambenedettese-Sudtirol (27/2; 15.00) 
Feralpisalò-Legnago (27/2; 17.30) 
Perugia-Modena (27/2; 17.30) 
Carpi-Fermana (12.30) 
A.J.Fano-Ravenna (15.00) 
Triestina-Arezzo (15.00) 
Padova-Cesena (17.30)