tsportinthecity

Sventata in extremis l’Arma letale

Tempo di lettura: 4 minuti

di Guerrino Bernardis

VIRTUS VECOMP-TRIESTINA 2-2 
MARCATORI: pt 19’ Arma; st 2’ Gomez (rig.), 23’ Arma, 45’ Lepore 
VIRTUS VECOMP: Giacomel, Delcarro, Visentin (st 32’ Pessot), Pellacani, Daffara, Cazzola, Danieli (st 38’ Bentivoglio), Danti (st 32’ De Marchi), Carlevaris (st 21’ Marcandella), Zarpellon (st 32’ Mazzolo), Arma. All. Fresco. 
TRIESTINA: Offredi, Lepore, Capela, Lambrughi, Lopez, Calvano (st 36’ Rizzo), , Giorico Procaccio, Sarno (st 36’ Granoche), Mensah (st 1’ Litteri) , Gomez. All. Pillon. 
ARBITRO: Maranesi di Ciampino. 
NOTE. Ammoniti Giorico, Calvano, Lepore Lopez, Danti, Visentin, Gomez

Ancora di rincorsa, ma la Triestina riesce a raddrizzare la partita a Verona e tornarsene a casa con un punto indubbiamente utile, ma non certo entusiasmante. Per due volte, i padroni di casa riescono a passare con l’ex Arma che riesce puntualmente a liberarsi della guardia della difesa alabardata che non cerca nemmeno di intervenire sull’ex.  Forse proprio nella marcatura decisa su Arma si racchiude tutta la storia della partita che gli alabardati rischiano di perdere malamente, per la solita “entrata in campo” ritardata che una ripresa tutta cuore non riesce però a far dimenticare. E’ andata bene, ma non basta: una marcatura sull’autore dei due gol veronesi da discutere, una prestazione impalpabile di Sarno, che ormai l’uomo non lo riesce più a saltare, e un Mensah che, pian piano, continua a spegnersi anche nella sua caratteristica migliore, la velocità. Sull’altro piatto gli inesauribili Procaccio, Calvano e Giorico, assecondati da Lopez, più che da Lepore che deve fare i conti con il veloce Zarpellon, che tentato disperatamente di far giocare Gomez e, più avanti, anche Litteri. Meglio pareggiare, comunque, che perdere: tanto per ricordare il mitico Catalano di “Quelli della notte”. 
Piccoli ritocchi ancora alla formazione di partenza: “Bepi” Pillon reinserisce al centro della difesa Capela a fianco del capitano Lambrughi, conferma lepore e Lopez in fascia e porta sulla linea di centrocampo Andrea Procaccio per lasciar spazio, stavolta dal primo minuto, a Sarno “ispiratore” per le due punte Mensah e Gomez. 
Qualche timido tentativo per ravvivare la partita nei primi minuti lo creano Mensah e Zarpellon ma non ci sono problemi particolari per le difese. 
Poco prima del ventesimo, invece, padroni di casa in vantaggio alla prima occasione utile: azione corale che arriva alle soglie dell’area e, dalla fascia destra, il pallone arriva facile  a Danti, appostato sulla linea dell’area. Tutto il tempo per fermarlo, toccarlo in area per Armai, ed andare a chiedere il triangolo, prima di ridar palla ad Arma che batte facile in diagonale per il vantaggio. Ma dov’erano i difensori alabardati? Mah. 

Dopo un timido tentativo di risposta con colpo di testa facilmente parato, la squadra di Fresco quasi si ripete con le stesse modalità ma, al tiro decisivo di Danieli con la porta aperta,, c’è qualcuno che riesce a far muro e allontanare. 
Gli alabardati cercano di far pressione alla caccia del pareggio, rischiando magari di subire qualche contropiede di troppo: Calvano è motivatissimo, Procaccio subisce diversi falli, Sarno non riesce a portar la fantasia che ci si potrebbe aspettare e in definitiva, si susseguono i tentativi di servire Gomez e Mensah che, in area, vengono sempre chiusi , se non anticipati. 
Situazioni poco chiare nelle due aree: la prima quando Andrea Carlevaris viene chiuso  con molta decisione da Capela e finisce a terra e, immediatamente, sulla ripartenza alabardata, quando tocca a Mensah, davanti alla porta, subire l’attacco deciso del difensore che lo fa finire sull’erba. Proteste davvero timide in entrambi i casi e si va avanti. Proprio allo scadere, primo vero tiro in porta della Triestina. L’azione parte dalla tre quarti, Procaccio punta l’area e prova dalla distanza: perfetta la risposta di Giacomel che si stende sulla sua sinistra per mettere in angolo. Sugli sviluppi, grandissimo destro di prima intenzione di Lepore che non va lontanissimo dal sette. Poi tutti in spogliatoio. 
Al rientro, subito Litteri in campo a rilevare Mensah. Virtus immediatamente in velocità: prima Danti offre a Carlevaris la possibilità di calciare, ma Capela fa muro, poi è Zarpellon, quasi dal fondo, a cercare il colpo da biliardo che 

Riparte la Triestina, Lopez in fascia fa proseguire in area Gomez che, con un colpo di tacco, libera Procaccio in area che viene abbattuto da Delcarro. Rigore evidente, Gomez sul dischetto e destro ad incrociare che non lascia scampo a Giacomel. 
Ottenuto il pareggio, la squadra di Pillon non si ferma e continua a pressare i padroni di casa: funziona l’asse di sinistra con le puntate di Lopez che dialoga puntualmente con un Procaccio davvero in forma. L’area della Virtus  è circondata manon arrivano occasioni particolarmente gustose per la Triestina. Ben più appetitosa la punizione che si procura Zarpellon ad un metro dall’area e che lo specialista Danti calcia morbidamente, ma troppo a destra della porta di Offredi. Ma il capitano veronese si rifà immediatamente quando arriva al vertice dell’area e alza il pallone per la testa del solito Arma che, più in alto di tutti, tocca di testa e batte per la seconda volta Offredi. 
La reazione alabardata con una punizione di Sarno che spiove davanti alla porta veronese dove Capela non ci arriva per un niente. Poi, dopo un contropiede dei padroni di casa con servizio che non arriva ad Arma, solo soletto, ci prova dalla distanza Gomez senza esito. Ci sarebbe anche il pareggio di Litteri, mal’assistente di Maranesi sventola la bandierina per far rilevare l’irregolare colpo di testa di Gomez che libera il colpo di testa vincente del cannoniere alabardato. 
Alabardati sempre a testa bassa ed arriva, ancora dalla sinistra, una possibilità per Lopez, messo in condizione di tirare a rete: Giacomel c’è e respinge di piede. Si vola verso la fine, quando Giorico riconquista palla e subisce fallo all’altezza della lunetta.  Lepore sul pallone, palla verso la porta su cui s’inserisce in barriera, Arma che la sfiora e mette fuori causa il portiere